15 persone accusate di spaccio di droga e di metadone

Nove persone sono state associate agli arresti domiciliari

Redazione
15 persone accusate di spaccio di droga e di metadone

15 persone accusate di spaccio di droga e di metadone. Nelle mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta di questa Procura della Repubblica.,

L’ordinanza è stata emessa nei confronti di quindici soggetti, tutti residenti in Irpinia, gravemente indiziati – allo stato delle indagini- di “detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti”.

Le misure cautelari comprendono nove arresti domiciliari, tre obblighi di dimora e tre obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Il provvedimento trae origine da un’attività iniziata nel 2021, che, coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dalla Sezione Operativa dei Carabinieri della Compagnia di Avellino, ha consentito di disarticolare una rete di spacciatori attiva nel capoluogo irpino.

Le intercettazioni ambientali e telefoniche, l’acquisizione delle immagini dai sistemi di videosorveglianza presenti sui luoghi di spaccio e i plurimi sequestri della sostanza stupefacente effettuati dai Carabinieri hanno permesso di ricostruire un allarmante quadro indiziario a carico degli indagati che operavano sia singolarmente sia in collaborazione tra loro, ed anche in pieno giorno, nel centro cittadino.

La droga veniva procurata principalmente dall’hinterland napoletano, in particolare dal quartiere di Scampia e da Castello di Cisterna, con spostamenti frequenti e talvolta ripetuti più volte nell’arco della stessa giornata.

Le indagini hanno inoltre rivelato un ulteriore canale di approvvigionamento, basato sulla distribuzione di metadone alle persone iscritte al Ser.D. dell’A.S.L. di Avellino; in particolare, è emerso che alcuni beneficiari di tali somministrazioni, cedevano poi la sostanza agli indagati, che a loro volta la rivendevano ai tossicodipendenti.