37enne muore decapitata in un incidente

Redazione
37enne muore decapitata in un incidente
37enne muore decapitata in un incidente

37enne muore decapitata in un incidente. Incidente stradale: motociclista muore decapitata. Incidente stradale ieri sera sulla strada provinciale che collega Taurisano a Miggiano dove una giovane donna di 37 anni di Casarano, Chiara Di Credico, ha perso la vita in modo drammatico.

Era alla guida della sua Ducati 600, preceduta da un altro centauro, quando all’improvviso ha perso il controllo della moto impattando contro una Renault Clio che procedeva dalla direzione opposta.

Rifiuti: sindaco Acquaviva a Regione, ‘stato di emergenza’

“Chiederò al presidente Emiliano di proclamare lo stato di emergenza perché la quantità di rifiuti presenti in campagna è così tanta che noi Comuni, nonostante tutti gli sforzi che stiamo facendo, da soli non ce la facciamo a ripulire e a controllare tutto”.

E’ la denuncia, affidata ai social, del sindaco di Acquaviva delle Fonti, nel Barese, Davide Carlucci. “Qui – dice – è evidente la mano non solo degli incivili ma anche di un’ecocriminalità diffusa (se non vogliamo parlare di ecomafia); che ha costruito un business dall’eliminazione illegale dei rifiuti per conto terzi.

Rifiuti: sindaco Acquaviva a Regione, ‘stato di emergenza’

“Chiederò al presidente Emiliano di proclamare lo stato di emergenza perché la quantità di rifiuti presenti in campagna è così tanta che noi Comuni, nonostante tutti gli sforzi che stiamo facendo, da soli non ce la facciamo a ripulire e a controllare tutto”.

E’ la denuncia, affidata ai social, del sindaco di Acquaviva delle Fonti, nel Barese, Davide Carlucci. “Qui – dice – è evidente la mano non solo degli incivili ma anche di un’ecocriminalità diffusa (se non vogliamo parlare di ecomafia); che ha costruito un business dall’eliminazione illegale dei rifiuti per conto terzi.

Noi continueremo a pattugliare tutti i giorni, ma se non si interviene con uno sforzo energico e corale, la nostra bella terra di Bari sarà definitivamente ‘cosa loro’ e a pagarne le conseguenze saranno i proprietari dei terreni o chi ancora è innamorato del nostro paesaggio”.