40enne si impicca, era ai domiciliari
40enne si impicca, era ai domiciliari. Suicidio: si ammazza impiccandosi, era ai domiciliari. Il quarantenne romeno ristretto ai domiciliari si è suicidato impiccandosi per aver sequestrato e minacciato con un coltello la ex moglie e il loro bambino a Cerveteri in provincia di Roma.
I carabinieri lo hanno trovato morto in casa a Ladispoli. Il giudice delle indagini preliminari ne aveva convalidato l’arresto come misura cautelare, dopo l’ennesimo comportamento contro la donna nei confronti della quale non riusciva a farsi una ragione per la fine della loro relazione.
La salma è stata trasferita in obitorio, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Cerveteri, coordinati dalla Compagnia di Civitavecchia.
L’uomo si è suicidato impiccandosi
Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i militari della locale stazione, i quali, raggiunta l’abitazione per i controlli, per due volte non hanno avuto alcuna risposta.
Il sospetto nei primi momenti era che fosse evaso, così hanno pattugliato la zona e si sono messi sulle sue tracce, mantenendo alta l’attenzione. Ma le ricerche non hanno dato alcun esito.
La donna ha dato ai carabinieri le chiavi di casa dell’ex marito, che si è ricordata di avere, e sono entrati all’interno. Una volta dentro hanno trovato l’uomo ormai senza vita. Purtroppo inutile l’intervento del personale sanitario in ambulanza, non c’è stato nulla da fare se non constatarne il decesso.
Ha sequestrato moglie e figlio e le ha cosparso l’auto di benzina
Il quarantenne è stato arrestato a fine agosto scorso, dopo aver sequestrato la sua ex moglie e loro figlio. I due infatti si stavano separando, ma l’uomo non aveva accettato la fine della loro relazione. Era arrivato a perseguitarla, minacciandola e solo tre giorni prima le aveva cosparso l’auto di benzina.
Nell’ultimo episodio prima del suo arresto l’uomo ha suonato alla porta di casa della ex moglie, chiedendole di farlo entrare, al suo rifiuto mentre la donna ha chiamato il 112 si è arrampicato fino al balcone al primo piano ed è entrato all’interno dell’appartamento.
Ha afferrato un coltello da cucina e ha costretto per un’ora lei e il suo bambino sul divano. La donna fortunatamente in un momento in cui era distratto è riuscita ad aprire la porta ai carabinieri, che lo hanno bloccato mentre cercava di scappare e portato in caserma.