41enne perseguita l’ex compagna perchè non accetta la fine della relazione

E' scattato il divieto di avvicinamento e l'applicazione del braccialetto elettronico

Redazione
41enne perseguita l’ex compagna perchè non accetta la fine della relazione

41enne perseguita l’ex compagna perchè non accetta la fine della relazione. In data odierna, i militari della Stazione dei Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione ad una ordinanza – emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Benevento – di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e dai prossimi congiunti della stessa con la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla persona offesa e l’applicazione del braccialetto elettronico- nei confronti di un 41enne di Pietrelcina, gravemente indiziato del delitto di atti persecutori ai danni della ex
compagna.

L’ordinanza veniva emessa a seguito di richiesta di conferma da parte della Procura sannita del provvedimento cautelare emesso dal G.i.p presso il Tribunale di Grosseto dichiaratosi poi
incompetente.

Nella specie, il procedimento originava dalla querela sporta dalla persona offesa presso la stazione dei Carabinieri di Porto Santo Stefano all’atto della quale la donna, residente a Benevento ma in
territorio toscano per motivi di vacanza, riferiva condotte fortemente intrusive realizzate ai suoi danni dall’ex compagno, il quale, in virtù di una ossessiva gelosia da tempo le impediva di
distaccarsi da lui e, non accettando la ferma decisione della persona offesa di porre fine alla loro relazione l’aveva bersagliata di messaggi fortemente offensivi e intimidatori ( in quantità anche di
2700 messaggi in circa due giorni), determinandole profondo timore per l’incolumità personale e dei suoi familiari, condotta culminata in violenze morali e anche percosse da parte dell’indagato.

In particolare, nel corso delle indagini, mediante raccolta delle dichiarazioni rese da persone informate sui fatti e l’analisi della corrispondenza tra le parti venivano ricostruite le condotte realizzate dall’indagato, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza del delitto di atti persecutori realizzato nei confronti della ex compagna.

Il provvedimento oggi eseguito -avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione- è stato disposto in fase di indagini preliminari, e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.