5 morti per covid in provincia di Avellino
5 morti per covid in provincia di Avellino. Mentre si discute su AstraZeneca e non si placano polemiche e preoccupazioni, il covid- 19 continua a mietere vite umane. La strage non si ferma e non concede un attimo di tregua. Nel giro di poche, alla notte scorsa a questa mattina, in provincia di Avellino si registrano ben cinque nuovi decessi.
Moscati e Frangipane
Tre persone hanno perso la vita presso l’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. Si tratta di un 85enne di Santa Paolina, di un80enne di Torre Le Nocelle e di un 63enne di Montella. Presso il Frangipana di Ariano Irpino hanno perso la vita una 84enne del posto ed un 77enne di Gragnano.
Ne hanno dato notizia, rispettivamente, l’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati e l’azienda sanitaria locale Avellino. Preoccupa anche il carico di ricoverati presso la terapie intensiva che potrebbe aumentare sempre di più nelle prossime ore.
De Luca e le restrizioni
Anche per questo motivo De Luca inasprisce le restrizioni delle zone rosse Stop agli spostamenti verso seconde case, fine anche agli esami ed ai corsi di teatro, lingua e per la patente. Una nuova ordinanza, la numero 9, da parte di Palazzo Santa Lucia limiterà ulteriormente dunque, e fino a Pasqua, le attività in tutta la regione.
Lo ha annunciato lo stesso presidente Vincenzo De Lucae, anticipando il contenuto dell’ordinanza che sarà firmata stasera ed entrerà in vigore già da domani.
L’ordinanza prevede il divieto di spostamento dal Comune di residenza, domicilio o dimora abituale sul territorio della Campania verso le seconde case in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza e comunque per il tempo strettamente indispensabile.
Stop ad AastraZeneca
Stop al vaccino AstraZeneca anche in Italia, dopo che è finito sotto sequestro un altro lotto del siero anglo-svedese, l’ABV5811, quello inoculato al professore morto in Friuli e originario di Biella.
Si tratta del secondo lotto bloccato a livello nazionale dopo l’ABV2856, ritirato dopo i casi avversi registrati in Sicilia. Intanto dall’Ema, l’ente dei farmaci europeo, arriva la conferma dell’efficacia dei vaccini Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson contro le varianti.
Lo stop in Germania
La decisione della Germania di sospendere l’uso di AstraZeneca arriva dopo le scelte analoghe di Norvegia, Danimarca, Islanda, Finlandia, Olanda e Irlanda. Il ministero della Salute tedesco segue così l’indicazione del Paul Ehrlich Institut.
Istituto che, in via precauzionale, consiglia «ulteriori approfondimenti» in relazione ai nuovi casi di trombosi che si sono verificati. Nei giorni scorsi Berlino aveva criticato invece lo stop danese e finlandese.
«Conosciamo la portata di questa decisione che non è stata presa a cuor leggero. Ma è una decisione fattuale e non politica», ha detto il ministro della Salute tedesco Jens Spahn. «È una decisione presa per pura cautela».
«Per mantenere la fiducia nel vaccino dobbiamo dare ai nostri esperti il tempo di verificare i nuovi casi e sgomberare il campo da eventuali rischi», ha continuato. «Deve essere chiaro – ha aggiunto – che anche non vaccinare comporta dei rischi».
I sequestri in Italia
Sono 393.600 le dosi consegnate in Italia del lotto di vaccino Covid-19 ABV5811 di AstraZeneca, già bloccato in Piemonte. Lo rendono noto i Carabinieri Nas che stanno procedendo al sequestro presso tutti gli HUB di distribuzione e i centri di vaccinazione. Un provvedimento che ha lo scopo di «porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza».
Catania, catena del freddo compromessa
Intanto nell’hub di Catania è stato sospesa la sommistrazione di un lotto di vaccini in via precauzionale per un problema nella catena del freddo. L’hub è quello realizzato nell’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena.
L’iniziativa è stata adotatta dopo che gli operatori hanno notato che il frigorifero dove erano conservate le dosi ha avuto un problema con l’alimentazione elettrica. A scopo preventivo è stata decisa di non utilizzare quel lotto per le inoculazioni.
Vaccini e varianti, i dati dell’Ema
Dai primi studi fatti, i vaccini Rna messaggero (Moderna e Pfizer-Biontech) hanno «un’ottima efficacia contro le nuove varianti del Covid». Allo stesso modo, anche «il vaccino Johnson&Johnson di recente approvato dall’Ema» è risultato efficace, ha detto Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell’Ema, in audizione alla commissione Sanità del Parlamento europeo.
«Secondo un piccolo studio su duemila casi, il vaccino AstraZeneca è risultato invece non efficace» contro la variante sudafricana, ha spiegato Cavaleri, indicando tuttavia che sarà necessario attendere «studi più ampi» per verificarne la reale efficacia.
Al contempo l’Ema ribadisce che «il rapporto tra benefici e rischi» per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca «è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino».
«Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi» legati «a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti», ha aggiunto Cavaleri, sottolineando che finora non vi sono evidenze che «dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi».
Aumentare disponibilità vaccini
Tra le notizie di oggi c’è anche l’accordo di collaborazione fra la tedesca IDT Biologika e Johnson & Johnson, per aumentare la disponibilità dei vaccini in Europa. Lo ha reso noto IDT Biologika in un comunicato.
Stando alla nota, il gruppo destinerà la fabbrica di Dessau, finora riservata alla casa farmaceutica Takeda candidata per il vaccino contro la Dengue, al vaccino Johnson e Johnson.
La sospensione del vaccino AstraZeneca in sempre più paesi europei fa rumore nel Regno Unito, dove il siero anglo-svedese è di gran lunga il più utilizzato. Boris Johnson, a cui è chiesto se può rassicurare i cittadini britannici, ha risposto.
«Sì, posso farlo, perché la Mhra (agenzia del farmaco britannica) ha addetti ai controlli fra i più severi ed esperti al mondo ed essi non vendono motivi di sospendere alcuno dei vaccini che stiamo usando».
«La Mhra ha verificato l’efficacia di questi vaccini – ha proseguito BoJo – non solo nel ridurre i ricoveri; ma in generale i contagi gravi e la mortalità: per questo noi andiamo avanti con fiducia» e «a grande velocità» nelle somministrazioni. (Fonte ilmessaggero.it)