500 disintegrata dal treno, conducente viva per miracolo

2 Ottobre 2021

500 disintegrata dal treno, conducente viva per miracolo

500 disintegrata dal treno, conducente viva per miracolo.  Tragedia sfiorata questa notte a Maddaloni. Alle 4 di questa notte un Treno Intercity notte ha infatti travolto una Fiat 500 bianca che era rimasta intrappolata all’interno delle sbarre del passaggio a livello di via Pioppolungo, a ridosso del territorio sanfeliciano.

Dinamica da chiarire

Ancora da chiarire la dinamica dei fatti sulla quale sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine: sul posto sono giunti infatti i carabinieri della locale Compagnia, gli uomini del commissariato calatino e gli agenti della Polfer.

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Stando alla prima ricostruzione la conducente della 500, una 32enne di Maddaloni, ha provato ad attraversare il passaggio a livello prima della chiusura per rientrare a casa.

500 disintegrata

E’ riuscita a mettersi in salvo ma il convoglio ha disintegrato la sua vettura, ridotta ad una cumulo di lamiere. La giovane è stata portata in ospedale per accertamenti dovuti più allo stato di choc che alle reali conseguenze: è rimasta infatti fortunatamente illesa nell’incidente.

La pillola anti-Covid che dimezza ricoveri e decessi

Il molnupiravir, pillola antivirale prodotta da Merck, dimezza il rischio di ricovero e morte nei pazienti affetti da Covid-19. Lo comunica la casa farmaceutica americana, la quale ha annunciato che chiederà alla Food and Drugs Administration statunitense che il farmaco venga autorizzato.

La fase 3 dello studio

Merck ha fatto sapere di aver concluso la fase 3 di uno studio clinico, dopo che un’analisi ad interim aveva mostrato che il 7,3% dei pazienti che avevano ricevuto il farmaco erano morti, mentre tra coloro che avevano ricevuto un placebo il tasso di decessi è risultato pari al 14,1%.

Un’analisi dei dati su 775 pazienti, fa sapere ancora Merck, ha mostrato che nessuno dei soggetti che aveva ricevuto il molnupiravir era morto durante i primi 29 giorni dello studio, a fronte di 8 decessi tra chi aveva assunto un placebo.

Primo farmaco del genere

Se il farmaco venisse approvato, diventerebbe il primo del suo genere. La pillola va assunta due volte al giorno per cinque giorni da chi si è visto diagnosticare di recente il Covid-19. Merck ha riferito che chiederà l’autorizzazione di emergenza in Usa entro le prossime due settimane per poi domandarla in altri Paesi.

La pillola anti-Covid che dimezza ricoveri e decessi

Il farmaco, fa sapere l’azienda, ha dimostrato una “efficacia consistente” nei confronti di numerose varianti del nuovo coronavirus, compresa la variante Delta. Tutti i pazienti coinvolti nello studio presentavano almeno un fattore di rischio, come il diabete, l’obesità o l’età avanzata.

“Essendo il primo antivirale orale che mostra un beneficio nei pazienti di diagnosi recente, è piuttosto notevole”, ha commentato Nick Kartsonis, vicepresidente della ricerca clinica di Merck, “è chiaramente un importante punto di svolta nell’evoluzione della nostra lotta contro il Covid-19”.

10 milioni di cicli di trattamento

Merck prevede di produrre 10 milioni di cicli di trattamento entro la fine dell’anno. Il governo degli Stati Uniti ha firmato un accordo per ottenerne circa 1,7 milioni.

TaL’antivirale è stato prodotto in partnership con la Ridgeback Biotherapeutics, una compagnia di Miami a conduzione familiare. Finora gli unici trattamenti disponibili per curare il Covid-19 erano gli anticorpi monoclonali prodotti da Regeneron, Eli Lilly e GlaxoSmithKline, che vengono somministrati per via intravenosa.

Tappa fondamentale per porre fine alla pandemia

L’avvento di una pillola antivirale è considerato dagli esperti una tappa fondamentale nella lotta per porre fine alla pandemia. La necessità che il farmaco, per essere efficace, preveda che il Covid-19 sia stato diagnosticato di recente pone nondimeno una sfida alle autorità sanitarie. Un precedente test svolto su pazienti ricoverati aveva infatti avuto risultati deludenti. (Fonte Agi)

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