830mila lavoratori senza un euro di cassa integrazione in deroga
830mila lavoratori senza un euro di cassa integrazione in deroga. Ci sono 830 mila lavoratori dipendenti del settore privato che aspettano l’ assegno della cassa integrazione di marzo e aprile. Uno strumento già finanziata dai 5 miliardi del Cura Italia. Eppure, a tantissimi lavoratori anche della Valle Caudina, non è arrivato neanche un euro. La notizia arriva direttamente dall’Inps. Le erogazione sono aggiornate al quattro giugno e mancano all’appello proprio 830 mila lavoratori.
Un problema che si traduce in disagio serio, forte per altrettante famiglie. Durante i due mesi di isolamento, debiti e bollette non pagate, si sono accumulati. Un debito per un famiglia di un operaio che vive alla giornata, diventa qualcosa di insormontabile. Proprio ora che entriamo nella fase due della Cig. Il decreto Rilancio ha stanziato altri 16,4 miliardi che vanno a finanziare 9 settimane dopo le prime 9 del Cura Italia, così da coprire il periodo tra 23 febbraio e 31 ottobre, per un totale di 21,5 miliardi. Risorse che rischiano di non bastare, avverte l’ Ufficio parlamentare di bilancio: «Le stime del governo sono molto incerte».
Nessuno riesce ancora a dire con certezza quando verranno pagati questi lavoratori. Se non è chiaro, 860 mila persone, con le loro famiglie, rischiano di diventare nuovi poveri. Ed il paradosso è che i soldi ci sono. Ma nessuno sa come risolvere veramente questa vicenda, tutta all’italiana.