Accadde oggi: il 22 giugno del 776 A.C. le prime olimpiadi della storia
Quest'anno le olimpiadi si terranno a Parigini
Accadde oggi: il 22 giugno del 776 A.C. le prime olimpiadi della storia. Secondo alcune fonti storiche, oggi 22 giugno, nel 776 A.C ad Olimpia, venivano celebrate le prime Olimpiadi della storia.
A poche settimane dalle olimpiadi di Parigi 2024, è bene ripassare come venivano celebrati i giochi olimpici nella loro terra di origine.
Tregua e raccoglimento
Le Olimpiadi rappresentavano nella Grecia antica un momento di tregua e di raccoglimento, infatti durante la presentazione dei giochi tutti i conflitti venivano fermati.
Le olimpiadi erano un evento così importante al tal punto che, molti storici, le hanno utilizzate come punti di riferimento nella narrazione della storia della Grecia.
Le notizie sulla prima olimpiade e sulle origini delle stesse rimangono ancora incerte, avvolte dal mito e dalla leggenda ma con la presenza anche di certezze storiche.
Nella prima metà del II millennio a.C. nella civiltà minoica si era sviluppato un certo interesse per le attività sportive come la lotta praticata soprattutto tra i giovani o la tauromachia (il famoso volteggio tra i tori, protagonista della vicenda narrata sul vaso di Assteas).
Si hanno notizie di giochi sportivi nell’Iliade, che furono organizzati per la morte di Patroclo. L’Iliade nell’indagine per la scoperta degli usi e dei costumi della società ellenica ha rappresentato, e tutt’ora rappresenta, un passaggio obbligatorio: le grandi digressioni di Omero, infatti, ci hanno permesso di sapere di più su modi e maniere di una civiltà che ancora oggi è avvolta dal mito.
Lo scrittore Pindaro, autore di alcuni odi olimpiche, ci ha dato alcune notizie sulle origini mitiche dei giochi: ad esempio la corsa di quadrighe che si svolse tra Enomao e Pelope per avere in cambio la mano di Ippodamia, anche i giochi funebri che si svolgevano nel recinto dove fu sepolto proprio Pelope o anche
Una terza versione pindarica vuole che il fondatore dei giochi sia stato l’eroe nonché semidio Eracle, dopo aver ripulito le stalle di Augia (quinta impresa delle celebri dodici fatiche di Eracle): abbattute le pareti vi deviò il corso del fiume Alfeo e, dopo aver ucciso il re che si era rifiutato di consegnargli la dovuta ricompensa, per ringraziare gli dèi istituì i giochi stabilendo che il premio fosse un verde rametto d’ulivo proveniente dalle fonti dell’Isto. A quella prima edizione parteciparono gli stessi Apollo ed Ares.
Un altra origine mitica viene raccontata nella Periegesi della Grecia di Pausania il Periegeta, infatti secondo quest’ultimo i ludi olimpici sarebbero nati quando cinque fratelli custodi del piccolo Zeus, per passare il tempo ed intrattenere il bambino si cimentarono in una corsa e il vincitore veniva incoronato con una corona di ulivo.
Dunque i cittadini greci credevano fermamente che i giochi avessero origini religiose e mitologiche. Ricerche recenti hanno confermato che queste sono storie immaginarie più che reali.
Le tracce storiche invece ci dicono che le olimpiadi arrivano probabilmente dalla civiltà micenea in cui si facevano gare di lotta e di pugilato che iniziarono ad essere svolte in tutto il continente.
Nell’Iliade vengono descritte otto gare svolte in onore della morte di Patroclo: la competizione (àgon) era svolta da degli atleti (athlon) che ricevevano dei premi per la vittoria. Le gare erano diverse: c’era quella di lotta, il tiro con l’arco, il lancio del giavellotto, la corsa nei campi e quella con il carro. Il primo documento scritto riguardante dei giochi sportivi parla di una sola competizione ovvero lo stadion (gara di corsa).
Questa viene indicata come la prima Olimpiade quella del 776 A..C che oggi celebriamo. Da questa gara in poi altri sport si aggiunsero e le competizioni aumentarono fino ad arrivare ad una durata di 7 giorni.
Queste gare crebbero fino ad attirare l’attenzione di tutti e vennero quindi istituite le Olimpiadi. I giochi olimpici avevano una forte valenza religiosa e si s…
Le competizioni iniziarono a svolgersi ogni 4 anni ad Olimpia e presero quindi il nome di Olimpiade.
La partecipazione era riservata solo a giovani facoltosi che potevano permettersi una preparazione atletica, e soprattutto bisognava essere dei cittadini greci maschi liberi. Barbari, schiavi, assassini, delinquenti e donne non erano ammessi a partecipare.
Le competizioni erano dette internazionali ma in realtà includevano soltanto cittadini che arrivavano dalle varie città della Grecia e che erano originari di quella terra, a differenza delle olimpiadi moderne che accettano atleti provenienti da tutto il mondo.
Le competizioni prevedevano: pugilato, corsa, il pentatlon (cioè un insieme di 5 gare come il salto in lungo, la corsa, il lancio del disco, il lancio del giavellotto, la lotta) e faceva parte dei giochi olimpici anche la corsa dei cavalli.
Alcuni sport proposti vengono proposti ancora nelle competizioni dei nostri giorni, in onore della loro origine greca. I giochi persero gradualmente importanza con l’arrivo dei Romani in Grecia. Inizialmente anche i latini s’interessarono ai giochi e furono ammessi a partecipare ma dopo alcuni secoli i giochi smisero di essere praticati.
Le olimpiadi moderne conservano ancora alcune caratteristiche di quelle elleniche come lo svolgersi ogni quattro anni o alcuni sport proposti. La decisione di mantenere queste caratteristiche sono in onore di una terra che ha rappresentato per millenni la culla della civiltà, e che continua, ancora oggi, ad insegnarci molte cose.