A Montesarchio si presenta la “triste” storia di Maria D’Avalos

Il Caudino
A Montesarchio si presenta la “triste” storia di Maria D’Avalos

Sabato 29 giugno continuano gli appuntamenti della rassegna dedicata alle collezioni del museo, alla cultura, alla storia e all’enogastronomia del territorio.

L’ultimo venerdì di ogni mese (in questo caso slittato al sabato) il Museo archeologico del Sannio Caudino di Montesarchio accoglie archeologi, storici, scrittori, musicisti ed esperti per raccontare e diffondere la conoscenza del rilevante patrimonio culturale del Sannio.

L’iniziativa è organizzata dal Polo Museale della Campania, diretto da Anna Imponente, in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Montesarchio.

L’incontro del 30 giugno 2019, oltre al saluto delle istituzioni del territorio vedrà la partecipazione di Ferdinando Creta, direttore del museo, di Morena Cecere, assessore alla cultura del Comune di Montesarchio, e di Vega de Martini, Storica dell’arte, che ci racconterà “la triste historia” di Maria D’Avalos,  principessa di Montesarchio”.

In occasione dell’incontro all’interno del Museo è stata allestita una mostra con le foto in ingrandimento delle illustrazioni del libro di Anatole France, in omaggio e ricordo del principe Francesco D’Avalos, ultimo discendente della casata, da qualche anno deceduto, maestro d’orchestra e compositore: la sua ultima opera ha per argomento proprio la morte della sfortunata Maria, sua illustre antenata. Dei d’Avalos a Montesarchio, oltre al castello e la torre che la dominano dall’alto, oggi sede del Museo archeologico della Valle Caudina, altri manufatti ci riportano alla nobile famiglia: la chiesa della Purità ed il convento dei Cappuccini dove si trova (o si trovava) la loro tomba di famiglia.

Le foto in ingrandimento delle illustrazioni del libro di Anatole France sono state concesse in prestito dalla Soprintendenza ABAP di Caserta e Benevento.

Per l’occasione la Phoenix di Telese Terme ha prodotto e sponsorizzato un piccolo catalogo della mostra a cura di Vega de Martini.