A Morcone si cercano soluzione umane per i rifugiati

Una bella iniziativa fissata per sabato 29 giugno

Redazione
A Morcone si cercano soluzione umane per i rifugiati

A Morcone si cercano soluzione umane per i rifugiati. Ieri 20 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato per commemorare l’approvazione della Convenzione Relativa allo Statuto dei Rifugiati da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1951, una convenzione che si basa sull’Art.14 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Il numero crescente di conflitti, la crisi climatica, l’insicurezza alimentare ed energetica, costringono un numero sempre crescente di persone ad abbandonare le proprie case o il proprio Paese alla ricerca di sicurezza e protezione.

Sono circa 120 milioni le persone in fuga da guerre, persecuzioni e violenza a livello globale, almeno 1 persona ogni 73, ed è salito a oltre 43 milioni il numero dei rifugiati, secondo i dati Unhcr.

Lo scorso anno, sono state poco meno di 160 mila le persone sbarcate sulle coste italiane.

Presso il centro di accoglienza Alwahih di Morcone ci impegniamo affinché diritti e la dignità dei rifugiati siano rispettati e protetti, promuovendo la tutela dei diritti umani e la lotta contro la discriminazione e lo stigma associati alla migrazione, assicurando che l’accesso ai servizi avvenga senza paura di discriminazioni o violazioni dei loro diritti fondamentali.

Tra i diritti a rischio nei fenomeni migratori, c’è quello della salute psico-fisica,  l’adattamento a nuovi contesti, la perdita del supporto sociale, le esperienze traumatiche vissute possono avere un impatto significativo sulla salute psicologica dei rifugiati.

La migrazione forzata spesso crea danni significativi sulla salute mentale dei rifugiati: persecuzioni, violenze e le esperienze spesso traumatiche vissute durante i viaggi possono causare traumi a breve, medio e lungo termine.

Sono tutti eventi che possono contribuire allo sviluppo di disturbi quali PTSD, depressione e ansia. Successivamente, i rifugiati affrontano nuove sfide: l’adattamento a culture e ambienti diversi, la mancanza di sicurezza economica, l’isolamento sociale, le barriere linguistiche e la discriminazione possono aggravarne stress e ansia, compromettendo ancora la salute mentale. 

A tal fine il giorno 29 giugno 2024, alle ore 18:30, presso l’Auditorium del centro di accoglienza Alwahih di Morcone,  sito in contrada Piana, si terrà un convegno  intitolato: ALL Welcome, Agire l’ Accoglienza, al fine di promuovere una collaborazione multilaterale per una risposta efficace sulle dinamiche dell’accoglienza .

A tale convegno interverranno i seguenti ospiti:

  • Sindaco di Morcone, Luigino Ciarlo
  • Presidente Cooperativa Giada, Antonio Di Pinto
  • Direttore Centro Alwahih, Massimo Diglio
  • Presidente Ordine Avvocati di Benevento, Stefania Pavone
  • CEIPES, Francesca Morganella
  • Ordine Psicologi Regione Campania, Adelina Galdo
  • Giornale Il Mattino, Domenico Zampelli
  • Avvocato centro Alwahih, Vincenzo Concia 

Modera la psicologo del Centro Alwahih Nicoletta Coopt

Il nostro obbiettivo è quello di trovare soluzioni affinché i migranti possano ricostruirsi un futuro in dignità e rimuovere gli ostacoli all’inclusione nella vita sociale, economica e politica, lavorando  insieme per un mondo che accoglie le persone rifugiate e valorizza i loro punti di forza e le loro conquiste.

Una delle soluzioni auspicabili,  potrebbero essere i corridoi lavorativi: Percorsi sicuri e regolari che consentono ai rifugiati, in possesso di determinate abilità professionali, di entrare e soggiornare in un altro Paese per lavorare.

Grazie a questi percorsi, i rifugiati possono essere ammessi in modo sicuro ed efficiente in un Paese terzo sulla base di un’offerta di lavoro concreta o di una carenza di manodopera in un settore specifico, soddisfacendole loro esigenze di protezione e salvaguardando i loro diritti.