A Rotondi, San Martino e Roccabascerana si torna a scuola

Redazione
A Rotondi, San Martino e Roccabascerana si torna a scuola
A Rotondi, San Martino e Roccabascerana si torna a scuola

A Rotondi, San Martino e Roccabascerana si torna a scuola. Domani si torna a fare lezione in presenza nei comuni di Rotondi, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana. Gli alunni del primo ciclo dei tre comuni fanno parte di un unico istituto comprensivo, diretto dalla professoressa Maria Pia Farese.

Appena resa nota la sospensiva del Tar all’ordinanza De Luca, i tre primi cittadini, rispettivamente, Peppino Ilario, Pasquale Pisano e Roberto Del Grosso si sono confrontati velocemente tra di loro, con i consiglieri di maggioranza ed hanno deciso di uniformarsi, senza tentare alcuna forzatura.

Un discorso diverso ha fatto, invece, il sindaco di Cervinara Caterina Lengua che aveva già chiuso le scuole superiori con una propria ordinanza sabato scorso.

Le scuole di Cervinara restano tutte in dad

A Cervinara tutte le scuole, di ogni ordine e grado, restano in didattica a distanza. Caduta l’ordinanza regionale del presidente Vincenzo De Luca, resta in piedi l’ordinanza emessa dal sindaco di Cervinara, l’avvocato Caterina Lengua, sabato 8 gennaio. E grazie a questo dispositivo domani continuerà la dad per tutte le scuole di ogni ordine e grado

Nessuno affronto al Tar

La prima cittadina, nell’ordinanza di sabato 8 gennaio, sospendeva la didattica in presenza anche per le studenti delle superiori, prendendo atto ,  facendo proprie  e ribadendo le disposizioni del presidente De Luca per tutte le classi del primo ciclo.

In buona sostanza, l’avvocato Lengua, rispetto al numero dei contagi che si contano in paese avrebbe comunque, con proprio provvedimento, deciso di non far tornare bambini e i ragazzi a far lezione in presenza. Ma ora con la sospensiva del Tar, resta valida l’ordinanza del sindaco di Cervinara?

Anche qui, la fascia tricolore ha giocato di largo anticipo. Ha studiato bene la materia e sembra essersi messa al sicuro rispetto alle motivazioni che il tribunale amministrativo regionale ha posto al presidente De Luca proprio oggi.

L’ordinanza Lengua

Innanzitutto, il Tar imputa a De Luca di aver chiuso solo le scuole e di non aver preso altre decisioni conseguenziali. Da questo punto di vista, la prima cittadina . ha rispettato il principio di proporzionalità e adeguatezza del provvedimento, in quanto con l’ordinanza dello scorso otto gennaio ha prolungato le chiusure di bar e luoghi di ritrovo, alle ore 20,00, ha sospeso il mercato, ha chiuso la villa comunale, ha sospeso tutte le manifestazioni pubbliche e continuano ad essere vietati tutti gli assembramenti. Così escludendo la natura “ punitiva “ della decisione e confermando la necessità della misura adottata in un quadro di generale restrizioni

Altra motivazione adotta dai giudici amministrativi a De Luca riguarda la durata dell’ordinanza, che valeva sino al prossimo 29 gennaio, periodo ritenuto troppo lungo dal tar. L’ordinanza della prima cittadina di Cervinara, invece, vale solo cinque giorni. La validità parte oggi e termina venerdì 15 gennaio.

Insomma, l’impianto dato al suo dispositivo dovrebbe reggere anche di fronte alle eventuali motivazioni addotte dal Tar. Per il momento, quindi, le scuole di Cervinara restano in dad.