Abusi e violenze su disabili psichici, 5 misure cautelari
Abusi e violenze su disabili psichici, 5 misure cautelari. Casi di presunte violenze sessuali, percosse, malnutrizione, abbandono di incapaci e somministrazione abusiva di farmaci.
La scoperta dei carabinieri
Lo hanno scoperto i carabinieri del Nas in una struttura socioassistenziale per disabili psichici di Serradifalco (Caltanissetta) che ospitava nove persone.A conclusione dell’inchiesta, coordinata dalla procura nissena, carabinieri del gruppo tutela della salute di Napoli, con i militari del comando provinciale nisseno, hanno eseguito cinque ordinanze cautelari personali.
Abusi e violenze su disabili psichici, 5 misure cautelari
Ad essere raggiunti dalle ordinanze titolari e dipendenti della struttura, che è stata sequestrata. I destinatari del provvedimento, uno in carcere, due ai domiciliari e due interdetti dalla professione per un anno, devono rispondere, a vario titolo, di accuse gravissime.Per loro si ipotizzano i reati di violenza sessuale aggravata, maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione di infermiere.
Coltellate davanti al bar, 35enne colpito al torace
Un uomo è stato ferito con un’ arma da taglio nei pressi di un bar. Il grave episodio si è verificato a Candida, nel pomeriggio intorno alle 17:30. Il 35enne si trovava nei pressi del locale quando, probabilmente al culmine di una lite, è stato colpito al torace con un coltello.
Coltellate davanti al bar, 35enne colpito al torace
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Mirabella Eclano che hanno avviato le indagini. L’ uomo e’ stato trasportato all’ospedale Moscati di Avellino le sue condizioni sembrano essere gravi. Al momento non è chiaro il motivo della lite sfociata nell’accoltellamento dell’uomo di Candida. L’ episodio ha creato sconcerto in tutto il paese.
A 90 anni muore schiacciato dal trattore
Tragedia vicino all’agriturismo di Yuri Chechi. Non passa giorno senza che le cronache locali diano conto di una tragedia nelle campagne italiane.
L’ennesima si è consumata questa mattina a Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno, dove un anziano di 90 anni è morto dopo essere stato schiacciato dal trattore con il quale stava lavorando.
A 90 anni muore schiacciato dal trattore
E’ successo poco prima delle 13 in contrada Colle del Giglio, in un terreno adiacente all’agriturismo gestito dal campione di ginnastica più volte olimpionico Yuri Chechi, che proprio nel borgo marchigiano ha aperto un’attività di accoglienza e ristorazione.
Inutili i soccorsi arrivati a bordo dell’ambulanza, inviata dalla centrale operativa del 118 di Ascoli, che ha chiamato anche l’eliambulanza, atterrata dopo una ventina di minuti in un campo adiacente a quello in cui si trovava l’anziano.Le operazioni di soccorso si sono rivelate estremamente difficili, perché la zona dove si è verificato l’incidente è molto impervia e presenta campi con pendenze estreme.L’intervento dei vigili del fuoco
Una squadra dei Vigili del fuoco, partita dalla centrale di San Benedetto del Tronto, è arrivata sul posto con due mezzi, tra cui uno adatto per lo sterrato. Come riferisce Cronache Picene, una una volta raggiunto il ferito, proprio con l’aiuto dei pompieri, i sanitati hanno tentato di rianimarlo.
Ma per l’uomo non c’era ormai più niente da fare. Da accertare le cause dell’incidente: non è escluso che il forte caldo possa aver causato un malore nell’anziano facendogli perdere il controllo del trattore, mezzo che aveva manovrato per una vita intera.
Alessandria, agricoltore muore a 54 anni
Un altro incidente è avvenuto ieri sera. Un uomo di 54 anni è morto a Bagnario di Strevi, nell’Alessandrino. Il trattore che stava conducendo, mentre lavorava in un vigneto per conto di un’azienda agricola, si è ribaltato schiacciandolo.
Sul posto, con i sanitari del 118, sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e lo Spresal. A dare l’allarme alcuni colleghi. Per rimuovere il mezzo è stato necessario un lungo lavoro. Lavoro che si è concluso soltanto intorno alla mezzanotte. Accertamenti potrebbero essere disposti sul corpo della vittima, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.