Abusi sessuali su tre bambini autistici: arriva la condanna definitiva

Redazione
Abusi sessuali su tre bambini autistici: arriva la condanna definitiva
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Abusi sessuali su tre bambini autistici: arriva la condanna definitiva. Abusò sessualmente di tre bambini autistici, adesso, per un fisioterapista napoletano è arrivata la condanna definitiva: dovrà scontare 6 anni di reclusione in carcere. La Corte di Cassazione, infatti, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal professionista, che all’epoca dei fatti lavorava in una nota struttura sanitaria partenopea, che è parte lesa nella vicenda.

L’uomo era accusato di avere perpetrato degli abusi su tre minorenni affetti da autismo. Respingendo il ricorso, il supremo organo giudiziario ha reso quindi definitiva la condanna a 6 anni che era stata inflitta in appello.

Il fisioterapista era arrestato nell’agosto del 2018, al termine di indagini coordinate dalla sezione “Fasce deboli” della Procura di Napoli, affidate al pm Maria Cristina Ribera e al procuratore aggiunto Raffaello Falcone.

In primo grado, invece, il fisioterapista napoletano era condannato dal gup di Napoli Rossella Marro il 3 luglio 2019 a 8 anni e 4 mesi, più una multa di 46mila euro e una lunga serie di pene accessorie.

Fra le pene accessorie per il fisioterapista anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici; la sospensione dall’esercizio della professione di terapista, l’interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole, ed altro.

Le tre piccole vittime degli abusi sessuali sono difese dagli avvocati Sergio Pisani, Claudio Esposito e Alfredo Capuano. La clinica, invece, come parte civile dall’avvocato Ermanno Carnevale. “L’indagine – ricorda l’avvocato Sergio Pisani – prese spunto da alcuni segnali.

Segnali lanciati dalle vittime e notati dai loro familiari. Rispetto a questi fenomeni combattiamo spesso contro un nemico invisibile. Non bisogna mai sottovalutare le anomalie nei comportamenti dei minori soprattutto se si tratta di bimbi affetti da disabilità”.

L’avvocato è di colore, il giudice gli chiede il tesserino

Dice di esserci “rimasto male”, ma non vuole parlare di “razzismo” Hilarry Sedu, avvocato italiano di origine nigeriana; consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, rimasto “vittima” stamani di un episodio spiacevole al Tribunale per i minorenni di Napoli.

Qui, un giudice onorario, non credendo che Sedu potesse essere un avvocato, gli ha chiesto il tesserino, e se fosse laureato. Sedu, che alle scorse Regionali in Campania si candidò per il Pd, ha raccontato la vicenda sui social, buttandola un po’ sull’ironia, anche se amara, ma esprimendo comunque condanna per il comportamento del pubblico uficiale.