Accadde oggi: 22 agosto 1862 nasce il compositore Claude Debussy
Un musicista di grande modernità
Accadde oggi: 22 agosto 1862 nasce il compositore Claude Debussy. Considerato il più grande compositore francese di tutti tempi e padre del simbolismo musicale, Debussy nasce nell’agosto del 1862.
Riceve le prime lezioni di piano dalla suocera del poeta Verlaine, ed è proprio lei a notare il suo straordinario talento. Lo indirizza allo studio della musica al conservatorio dove entra a soli dieci anni.
Claude dimostra sin da subito il suo guardare al di là degli schemi, cosa che si rifletteva ampiamente nel suo approccio alla musica. Trovava gli esercizi di armonia e di solfeggio noiosi e limitanti anche per la composizione.
Il giovane prodigio è però costretto ad omologarsi agli schemi tipici della musica del tempo per poter partecipare al “Prix de Rome”.
Questo non era altro che una borsa di studio che Debussy vinse nel 1884, portandolo a studiare all’Accademia di Francia a Roma. Dopo due anni di studio passati nella capitale italiana, torna a Parigi iniziando la composizione del “Prélude à l’après-midi d’un faune”, che viene eseguita per la prima volta nel 1894.
L’opera ispirata alla poesia di Mallarmé ha un tema principale volutamente scarno, che viene combinato con una ricerca di suoni che diventano quasi liquescenti trasmettendo immagini evocative all’ascoltatore.
Il compositore viene subito definito un impressionista della musica, ma lui rifiuterà sempre questo “titolo”. Nel 1899 arrivano i tre notturni, in cui avanza sempre di più la sua ricerca musicale e dell’armonia, che trasmettono immagini sempre più fluide, dai colori vivaci tipicamente impressionisti.
Per la composizione dei Nocturnes Claude avrà non poca difficoltà, a causa della mancanza d’ispirazione e delle sue vicende private.
Non diversamente avverrà per il dramma lirico “Pelléas et Mélisande”, che venne apprezzato da una fetta di pubblico ma criticato da molti altri.
Dopo il periodo lirico Claude ritorna alle composizioni per orchestra con “La Mer” e “Images”, i due capolavori sinfonici del talentuoso francese. Con l’inizio della Grande Guerra, le condizioni di Debussy peggiorano.
Da tempo il musicista soffre per un cancro al colon che gli portava molte difficoltà. Riesce comunque a finire due libri di studi per pianoforte, identificati come il vertice della sua carriera pianistica. Claude Debussy muore il 25 marzo 1918, per la grave malattia che lo affliggeva.
Con la sua morte e con la conclusione della Prima Guerra Mondiale, finirà anche il cosiddetto periodo della “Bella Epoque”. L’eredità che Debussy ci ha regalato è importantissima, tanto che molti lo definiscono il padre della musica moderna.
Gli studi delle composizioni di Wagner e il suo interesse anche per la musica medio-orientale, gli permisero di creare melodie e armonie assai dinamiche.
Le opere da lui composte sono da ammirare come un quadro, il cui materiale musicale che lo compone può essere ammirato anche isolato dal tutto.
Le sue linee melodiche assomigliano quasi al flusso continuo di una pennellata che poi viene spezzata per creare le diverse sfumature.
C’è una sorta di saliscendi che rende i brani pieni di simboli e sfumature. Oltretutto il compositore ebbe una vita piuttosto tormentata e sregolata, sposò diverse donne a cui dedicò molte sue opere e molte volte si ritrovò al verde chiedendo soldi ai suoi amici.
I suoi studi, le sue esperienze personali e il suo carattere anticonformista hanno dato vita a qualcosa di immenso che ancora oggi viene applaudito in tutto il mondo.