Accadde oggi: 61 anni fa la prima donna nello spazio
Si tratta di un primato dell'allora Unione Sovietica
Accadde oggi: 61 anni fa la prima donna nello spazio. Sono le ore 8 e 20 del mattino del 19 giugno 1963, a nord est di Karaganda (una città dell’odierno Kazakistan), atterra Valentina Vladimirovna Tereškova, è la prima donna nello spazio.
La storia di oggi inizia nel 1937 a Bol’šoe Maslennikovo (un piccolo paesino a ovest di Mosca) dove nasce Tereshkova.
La sua è una famiglia umile: il papà è morto durante la seconda guerra mondiale, la mamma, invece, lavora in un’industria tessile. Tereshkova cresce e, a 17 anni, segue la madre in fabbrica. Intanto riesce ad iscriversi ad una scuola di paracadutismo, a prendere il diploma in una scuola serale e si iscrive al partito comunista.
In quegli anni la guerra fredda divampa, e le due superpotenze (Russia e America) combattono a suon di gloria e di primati. Nella corsa allo spazio l’URSS aveva conquistato diversi primati come il primo uomo nello spazio nel 1961 e il primo satellite nello spazio nel 1957.
L America si trova indietro e iniziò a reclutare un corpo di donne da inviare nello spazio, questo corpo sarà conosciuto anche come MERCURY 13.
La Russia scopre la missione e decide di battere sul tempo l’America: la prima donna nello spazio deve essere sovietica. Nikolai Kamanin, direttore dell’addestramento dei cosmonauti sovietici, dà il via alle selezioni: partecipano più di mille donne, ma solo cinque vengono scelte.
Tra di loro c’è il nome di Valentina Tereshkova. Nei mesi successivi, quest’ultima, si sottopone a duri addestramenti e nel Maggio 1963 viene scelta: sarà la prima donna sovietica ad andare in orbita. Il segretario del partito comunista dell’epoca, Nikita Kruscev, vara la scelta: il Vostok 6 può essere spedito nello spazio.
Il 16 giugno 1963, dal cosmodromo di Bajkonour, il Vostok 6 parte con al suo interno Tereshkova, alla quale viene dato il nome in codice di gabbiano.
La missione non è facile da portare a termine e rischia di fallire a causa di un errore di calcolo aggiustato all’ultimo.
Il “gabbiano” inoltre ha diversi problemi dovuti alla scomoda posizione, poi soffre di “mal di spazio” e vomita mentre si trova in orbita.
Nonostante tutto il Vostok gira per ben 48 volte intorno alla Terra, e la missione finisce tre giorni dopo, il 19 giugno 1963, quando la cosmonauta sovietica atterra.
Al suo ritorno numerosi erano i pettegolezzi messi in giro sul suo conto, creati soprattutto dai colleghi maschi. La giovane cosmonauta si trova quindi a combattere anche i pregiudizi e la maldicenza, diventando un simbolo di emancipazione femminile.
Quella giovane donna sovietica aveva contribuito al primato dell’URSS nella corsa allo spazio, e allo studio degli effetti dello spazio sull’uomo. Tereshkova fu invitata in numerosi paesi superando i colleghi maschi per il numero di inviti.
Ad oggi Valentina fa parte della Duma (camera bassa dell’assemblea federale della Federazione Russa) e ha aderito al partito del presidente Putin.
Dopo di lei molte donne sono arrivate nello spazio e noi italiani ricordiamo fieramente la nostra Samantha Cristoforetti. La cosmonauta russa rimane però, ancora oggi, la più giovane ad aver volato nello spazio e l’unica ad aver compiuto una missione in solitaria.