Accadde oggi: il 18 giugno 1815 Napoleone fu sconfitto a Waterloo
Data fondamentale per i processi storici
Accadde oggi: il 18 giugno 1815 Napoleone fu sconfitto a Waterloo. Questa battaglia sancì la fine dell’Impero napoleonico e fu decisiva per le sorti d’Europa. Napoleone, era stato già sconfitto nella battaglia di Lipsia nell’Ottobre del 1813 e con le sue truppe ripiegò in Francia.
Le truppe alleate (Russia, Prussia, Austria e Svezia) arrivarono a Parigi e costrinsero Napoleone ad abdicare con il trattato di Fontainebleau il 14 aprile 1814.Napoleone riuscì a patteggiare il trono dell’Isola d’Elba dove sbarcò il 4 maggio.
In pochi giorni visitò i monumenti e le miniere, ed emanò decreti relativi all’igiene e alle fogne. Si conquistò la fiducia del popolo e con un piccolo seguito lasciò l’isola d’Elba e sbarcò a Cannes il 1 marzo 1815
. In venti giorni riconquistò Parigi. Gettò, nuovamente, il guanto di sfida alle potenze europee, che avevano dichiarato, precedentemente, Napoleone nemico pubblico e si erano strette in un’alleanza militare detta “Settima Coalizione”.
I 100 giorni
Questi giorni passeranno alla storia come i famosi 100 giorni di Napoleone. Il duca di Wellington ,a capo delle truppe Inglesi, riunì le forze in Belgio dove era stanziata anche una parte dell’esercito prussiano.
Napoleone era deciso. Partì per il Belgio e iniziò la campagna con una doppia battaglia, a Quatre-Bras e a Ligny: due vittorie francesi, nessuna delle quali determinante.
Lo scontro decisivo arrivò il 18 giugno 1815, a Waterloo. Nella notte precedente alla battaglia aveva piovuto, il campo era un ammasso di acqua e fango. Victor Hugo scrisse nella presentazione del suo libro “I Miserabili”: “Se non avesse piovuto nella notte dal 17 al 18 giugno 1815 l’avvenire dell’Europa sarebbe stato diverso. Poche gocce di pioggia in più o in meno hanno messo in bilico Napoleone.”
L’imperatore francese ha a disposizione 120.000 soldati con 347 cannoni, mentre la coalizione antinapoleonica 106.000 uomini e 196 cannoni con il duca di Wellington a capo delle forze inglesi e 117.000 uomini e 304 cannoni con il generale Blucher a capo delle forze prussiane.
L’intento dell ‘esercito francese era quello di agire in velocità e non permettere la congiunzione dell’esercito inglese con quello prussiano. Alle 11 e 30 cominciò la battaglia e ,inizialmente, gli intenti di Napoleone furono avverati, ma poi alle 13 e 30 arrivò la prima parte delle avanguardie dell’esercito prussiano.
Alle 16 e 30 arrivò un’altra parte e poi, alle 19, tutto l’esercito si era ormai riunito. L’esercito francese è destinato a soccombere, la resistenza della vecchia guardia imperiale a cadere. Napoleone ormai accerchiato si consegnò alle truppe inglesi.
L’esilio di Sant’Elena
Venne esiliato a Sant’Elena dove morì il 5 Maggio 1821, 6 anni dopo la battaglia di Waterloo. Molte sono le cause della sconfitta di Napoleone: un esercito sguarnito, scelte sbagliate, condizioni climatiche avverse. Ma ormai il destino dell’Europa era già stato scelto: 9 giorni prima a Vienna, le potenze europee si erano riunite per ristabilire l’ordine prerivoluzionario. Quello era il congresso di Vienna.