Accadde oggi: il 29 giugno 2000 si spegne Vittorio Gassman
Uno dei più grandi attori di sempre
Accadde oggi: il 29 giugno 2000 si spegne Vittorio Gassman. Vittorio nasce a Genova il 1° settembre 1922, ma cresce a Roma. Si diploma al liceo “Torquato Tasso” e nello stesso periodo frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica.
Vittorio Gassman è un asso della pallacanestro, ha un fisico slanciato e si muove bene sul campo tanto da arrivare a far parte della nazionale universitaria. La mamma è un’appassionata di teatro e il figlio ne è ugualmente attratto.
Arriva infatti nel 1943 il suo debutto teatrale e i primi successi in trio con Tino Carraro ed Ernesto Calindri. I tre sono molto abili e riescono a passare facilmente dalla commedia borghese a quella intellettuale. Gassman cresce e diventa un giovane ormai maturo e lo dimostra anche sul palco.
Con l’aiuto di Luchino Visconti ottiene a teatro diversi successi: recita diverse commedie di Shakespeare e di Alfieri ed entra nel Teatro Nazionale.
Nel 1945 l’attore romano viene notato e diventa protagonista nel film “Incontro con Laura” di Carlo Alberto Felice. La pellicola purtroppo è andata persa e il suo debutto cinematografico rimane “Preludio d’Amore” del 1946.
Partecipa al cast di altri film, ma il vero primo successo cinematografico avviene con “Riso Amaro” di Giuseppe de Santis. Arrivano gli anni 50 e Gassman fonda insieme a Luigi Squarzina, Il Teatro d’Arte Italiana.
Qui interpreta l’Amleto di Shakespeare e molte altre opere famose del teatro greco, e l’Orestiade con regia e traduzione di Pier Paolo Pasolini. Nel 1956 interpreta l’Otello con il grande attore Salvo Randone e nello stesso anno partecipa, con un ruolo di rilievo, a Guerra e pace di King Vidor.
Si afferma così come attore internazionale e viene chiamato in un programma televisivo: il Mattatore. Il programma è così di successo che lo stesso Vittorio Gassman inizia ad essere chiamato con il nome de “il mattatore”.
Arrivano gli anni 60 che si rivelano particolarmente gratificanti per l’attore: interpreta in questo periodo alcuni dei ruoli più iconici del cinema italiano.
Nel 1958 con la regia di Mario Monicelli è protagonista nel primo film della saga de I soliti Ignoti (negli anni a venire ci saranno anche sequel del film in cui Gassman è sempre protagonista). Monicelli lo lancia anche come attore comico ne i film dell’armata Brancaleone.
Il Gassman comico è un successone infatti Dino Risi, regista italiano, lo chiama come protagonista per alcune delle sue migliori pellicole: prima su tutte c’è Il Sorpasso del 1962.
Negli anni 70 e 80 Vittorio continua a lavorare per Dino Risi e Monicelli e viene anche incaricato da Ettore Scola, come attore protagonista, nella commedia “C’eravamo Tanto Amati”. Il film piace tanto e diventa un cult della commedia italiana, Scola e Gassman si ritroveranno a lavorare spesso insieme, negli anni avvenire.
Durante gli anni 90 affianca al cinema la produzione teatrale, si dedica alla stesura di poesie e alla messa in scena di alcune opere di teatro importanti come l’Adelchi di Manzoni e alcuni testi di Dostoevskij. Il mattatore era dotato di una grande autoironia ed onestà intellettuale, e riuscì negli anni novanta a disegnarsi un ruolo anche nella televisione italiana.
Nel programma Tunnel recitava liste della spesa ed elenchi telefonici ma con grande espressione e abilità teatrali che solo lui aveva. Vittorio Gassman era un’anima pensosa e tormentata, che si lasciava trascinare spesso dalla filosofia, ed era spaventato dall’infinito e dal silenzio. Con la sua, il più delle volte, amara ironia, è riuscito a strappare un sorriso a chiunque o perlomeno a lasciarlo a boccaperta a pensare. Vittorio Gassman è un mostro sacro della commedia all’italiana insieme a Marcello Mastroianni e Vittorio de Sica.
Ironico quanto tormentato, se ne andrà in silenzio, stroncato da un infarto cardiaco, durante il sonno, nella notte del 29 Giugno 2000 a Roma. A 77 anni si spense “il mattatore” uno dei più grandi, se non il più grande, attore italiano.