Accadde oggi: il 5 agosto 1906 nasce Ettore Majorana, il fisico scomparso nel nulla

Aleggia un grande mistero sulla sua sorte

Redazione
Accadde oggi: il 5 agosto 1906 nasce Ettore Majorana, il fisico scomparso nel nulla

Accadde oggi: il 5 agosto 1906 nasce Ettore Majorana, il fisico scomparso nel nulla. Ettore Majorana è stato un fisico italiano scomparso misteriosamente nel marzo 1938.

Lo scienziato collaborò per anni con il gruppo di Via Panisperna, sotto la guida di Enrico Fermi.  Si tratta di un gruppo di giovani fisici italiani che, negli anni trenta del secolo scorso, produssero risultati eccezionali per la Fisica Nucleare.

Sono state numerose le ipotesi riguardo la sua scomparsa, dal suicidio fino alla svolta arrivata qualche anno fa.

Majorana nacque a Catania il 5 agosto 1906, da una famiglia molto facoltosa: il nonno era stato più volte ministro e suo padre e gli zii erano personaggi di spicco della politica del Paese.

Già da bambino, Ettore, dimostrò una grande abilità nei calcoli mentali e dopo il liceo si iscrisse ad ingegneria. Sotto consiglio del suo amico, Emilio Segrè, passò alla facoltà di fisica. Iniziò a frequentare in quel periodo Enrico Fermi e il gruppo di fisici di Via Panisperna.

Nel 1929 Ettore si laureò e continuò ad andare regolarmente da Fermi e i suoi ragazzi. Quei giovani scienziati portarono a compimento una serie di esperimenti importanti, come la fissione del nucleo di uranio, senza rendersene conto. Majorana però è molto timido, riservato, schivo e preferisce rinchiudersi in biblioteca con i suoi appunti. Inoltre delle volte giudicava in malo modo gli esperimenti del gruppo, e subito gli venne affibbiato il nome di “grande inquisitore”.

Il fisico siciliano teneva nascosti i suoi scritti, non amava farli vedere e soprattutto non era interessato alla vita accademica. Nel 1933 tuttavia, sotto consiglio di Fermi, si trasferì a Lipsia per lavorare con Werner Heisenberg, svolgendo studi nel campo della meccanica quantistica.

Ad agosto del ‘33 ritornò in Italia, e si chiuse sempre di più in sé stesso: passò le giornate in casa a studiare senza inviare lettere a nessuno.

Arrivarono per lui una serie di opportunità lavorative che rifiutò prontamente, accettando però una cattedra all’Università di Napoli nel 1938. Iniziò le lezioni nel gennaio del ‘38 e non le portò mai a termine poiché, circa due mesi dopo, Majorana scomparve nel nulla.

La sera del 25 Marzo 1938 prese un traghetto per Palermo, per passare alcuni giorni di riposo. Nelle lettere precedenti alla sua partenza c’era qualcosa di misterioso,.

Al suo collega Antonio Carrelli annuncia la sua scomparsa. Arrivato in Sicilia mandò un telegramma a Carrelli dove lo invitava a non preoccuparsi e che il giorno dopo avrebbe fatto rientro a Napoli. Ma Ettore Majorana scomparve nel nulla, senza lasciare alcuna traccia.

Le immediati indagini portarono all’ipotesi del suicidio, che per quanto verosimile sia, non può esser dato per certo. Altri dissero che il fisico si sarebbe nascosto in un convento per sfuggire alla fama e per abbandonare la vita insoddisfacente che conduceva.

Negli ultimi anni, grazie soprattutto al contributo del programma Chi L’ha Visto?, “il grande inquisitore” sarebbe stato riconosciuto in una foto di un uomo in Venezuela. L’uomo in foto si chiamava Andrès Bini e le testimonianze di alcune persone vicine a lui coinciderebbero con la figura di Majorana.

I carabinieri del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) hanno confermato la compatibilità e la procura di Roma ha affermato che almeno fino al ‘59 il fisico era in vita.

La scoperta è da prendere comunque con le pinze, le conclusioni non sono ancora certe e anche la famiglia di Majorana ha rifiutato l’identificazione dello scienziato col signor Bini.

Francesco De Lucia