Accadde oggi: il due agosto 1980 la strage di Bologna

A 44 anni da quella tragedia ancora non si conosce la verità

Redazione
Accadde oggi: il due agosto 1980 la strage di Bologna

Accadde oggi: il due agosto 1980 la strage di Bologna. È il 2 agosto 1980. È estate, si va in vacanza. Molti sono già sotto l’ombrellone; altri stanno aspettando di andare in vacanza e sono alla stazione per prendere un treno per qualche località balneare.

Il nostro paese  ha attraversato un periodo di terrore, di morti ammazzati e di attacchi allo stato. Gli italiani anelano un po’ di tranquillità, bramano quella pace da spiaggia solitaria.

La stazione di Bologna è uno degli svincoli ferroviari più importanti del paese: chi dal nord va al sud è costretto a passare di lì e viceversa. Molti treni sono in ritardo, è il 2 agosto ricordiamolo. C’è chi aspetta, chi invece è impaziente. Molti si rifugiano nella sala d’aspetto di seconda classe, è mattina, fa caldo.

Alle ore 10 e 25 un boato attraversa tutta la città. Si alza una colonna di fumo proveniente dalla stazione. È l’esplosione di una bomba, ma molti ancora non lo sanno. Tutti corrono verso quel fumo mentre arrivano i primi soccorsi.

La città piano a piano si trasforma in un grande centro di soccorsi, molti scavano a mano per liberare quante più persone possibili. L’esplosione provoca il crollo delle strutture che si trovavano sulle sale d’aspetto, la botta investe anche il treno Ancona-Chiasso.

Tra urla e macerie la giornata continua. Alle 17 e 30 del pomeriggio il Presidente Sandro Pertini arriva a Bologna e fa visita all’ospedale dove era stata allestita una camera mortuaria.

Da poco era stato scoperto il cratere provocato dalla bomba e tutti si rendono conto che si tratta di un attacco terrorista. In quella giornata furono spazzate via le vite di 85 persone e ne furono ferite altre 200: il cuore di tutto il paese si fermò davanti alla sconvolgente notizia. Anche l’orologio della stazione si fermò nell’ora esatta dell’esplosione.

La strage di Bologna ha visto uno degli iter giudiziari più difficili della storia. Ad oggi non è ancora concluso. I depistaggi furono numerosi durante il corso delle indagini, molti di questi sviarono  le Forze dell’Ordine per lungo tempo.

Per il fatto sono stati condannati in via definitiva come esecutori materiali i terroristi NAR, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. Per il depistaggio furono condannati Licio Gelli, capo della Loggia P2, gli ufficiali dei servizi segreti Pietro Musumeci, Francesco Belmonte e Francesco Pazienza.

Altre numerose condanne sono state emanate per depistaggi e false accuse. I morti di quella strage chiedono ancora giustizia e hanno bisogno di volti. I mandanti di questa tragedia di stato, infatti, non sono ancora stati individuati. I processi continuano ad andare avanti e le indagini procedono alla ricerca di risposte.

Oggi ricordiamo quelle 85 vittime, morte per mano di gente disumana, e delle famiglie che hanno dovuto subire la cattiveria di coloro che hanno taciuto, nascondendo la verità.

Francesco De Lucia