Accadde oggi: nasce Francesco Petrarca

Uno degli autori tra i più grandi della letteratura italiana

Redazione
Accadde oggi: nasce Francesco Petrarca

Il 20 luglio del 1304 nasce ad Arezzo, Francesco Petrarca, che è stato un importante scrittore e poeta e la sua opera maggiore è il canzoniere.

Passa l’infanzia nell’incantevole Toscana ma nel 1311 si trasferisce ad Avignone, sede allora del papato. Francesco tende verso gli studi umanistici e letterari, ma è costretto dal padre a studiare diritto civile.

Poco dopo la morte del padre il poeta farà uno degli incontri che gli cambierà per sempre la vita. Nella chiesa di Santa Chiara di Avignone incontrerà Laura, una donna reale di cui s’innamorerà perdutamente e il cui sentimento non verrà mai ricambiato. Laura diventerà tema centrale nella poetica del Petrarca.

Dopo aver consumato i beni paterni, abbraccia gli ordini minori. La famiglia del cardinale Colonna lo assunse come cappellano e grazie al loro appoggio compì numerosi viaggi volti a saziare la fame di cultura che Francesco non riusciva a placare.

Per Petrarca crescono anche gli impegni politici infatti inizia ad avere, intorno al 1335, i primi contatti con il Papa. L’8 Aprile del 1341 riceve l’incoronazione di magnus poeta et historicus ottenendo quindi il privilegium lauree.

Gli anni successivi saranno caratterizzati da diversi impegni ecclesiastici e dalla stesura di componimenti e sonetti. Si sposterà in giro per l’Italia tornando a Napoli e anche a Roma, tornerà in Francia e poi di nuovo in Italia.

Tornato in Italia, precisamente a Milano, fu costretto ad abbandonare la città per via della peste. Venne poi ospitato a Venezia e di lì a poco si trasferirà ad Arquà. Da qui si muoverà molto raramente, passerà il resto della vita a scrivere sonetti, che spesso avevano un gusto malinconico. Morirà, a causa di una sincope, la notte tra il 18 e il 19 luglio del 1374 e, sotto sua richiesta, verrà seppellito nella chiesa di Arqua.

Il Petrarca poeta fu un importante innovatore per via dell’impiego del volgare per la materia poetica. Fino ad allora utilizzato solo come linguaggio parlato e di rado in opere letterarie, Petrarca fu capace di rendere giustizia alla lingua volgare, innalzando il suo valore culturale.

Inoltre con la sua opera “il Canzoniere” (contentente 366 componimenti, uno per ogni giorno dell’anno) segnerà un punto di svolta e diverrà una delle opere più imitate dai poeti a venire. Petrarca, insieme a Dante e Boccaccio, sono i padri dell’italiano, sono coloro che resero la lingua del volgo un linguaggio illustre.

Francesco De Lucia