Accade oggi: il cinque luglio del 1996 viene clonata la pecora Dolly

L'esperimento fu portato a termine dagli scienziati del Roslin Institute

Redazione
Accade oggi: il cinque luglio del 1996 viene clonata la pecora Dolly

Accade oggi: il cinque luglio del 1996 viene clonata la pecora Dolly. Dolly nasce il 5 luglio 1996, nei laboratori del Roslin Institute in Scozia, qui un team di scienziati, sfruttando le allora innovative tecniche bio-ingegneristiche, riesce a clonare una pecora.

Tutto sommato Dolly vive una vita da pecora: bruca l’erba, partorisce 6 agnellini e muore di una malattia comune nelle pecore, nel giorno di San Valentino del 2003. Questa è la storia del primo mammifero clonato della storia, non c’è da aspettarsi altro eppure il lascito di quella pecora è importantissimo ancora oggi, soprattutto per la bio-medicina.

Gli scienziati del Roslin Institute sapevano che Dolly non sarebbe stato il primo animale clonato, infatti negli anni 60’ fu clonata una rana, però sarebbe stato il primo mammifero ad essere clonato. La clonazione è partita dalla cellula di una ghiandola mammaria di una pecora madre, poi è stata presa una cellula uovo (ovulo) denucleata che è stata fatta sviluppare artificialmente e poi impiantata in un’altra pecora che l’ha partorita.

A conti fatti Dolly è stata partorita come tutte le altre pecorelle ma ha avuto il supporto di tre madri: la prima che ha donato il DNA, la seconda l’ovulo e la terza che ha permesso il parto. Nonostante le 3 mamme la pecorella clonata assomigliava al cento percento alla prima mamma che gli ha donato il patrimonio genetico.

L’obiettivo dell’esperimento era poter rigenerare un essere vivente artificialmente, riprogrammando cellule e dando vita a delle culture embrionali. La clonazione oggi viene usata soprattutto nell’allevamento per mantenere uno standard nella qualità della carne e nei prodotti derivati, c’è anche qualcuno che clona i propri amici a 4 zampe scomparsi, ma queste sono velleità da persone molto ricche…

Sicuramente la clonazione è utile per la salvaguardia delle specie in via d’estinzione, ma non solo anche per quanto riguarda la bio-medicina infatti, le applicazioni vengono utilizzate nelle terapie cellulari, nelle malattie genetiche rare e anche nella ricerca antitumorale.
La clonazione è dal punto di vista etico ingiusta e anche Dolly alla sua nascita fu il bersaglio dell’opinione pubblica. Poiché si portò a compimento il sogno della duplicazione della vita e della creazione della vita, raccontato anche in “Frankenstein”, un sogno che non era visto di buon occhio perché gli scienziati non possono giocare a fare il ruolo di Dio.

Dopo 28 anni da quell’incredibile esperimento, Dolly rimane il simbolo della ricerca scientifica che avanza e che pone fine agli interrogativi inevasi dell’uomo.