Addio alla produzione dell’Ape, il tre ruote faceva parte del paesaggio della Valle Caudina
La produzione è stata spostata in India
Addio alla produzione dell’Ape, il tre ruote faceva parte del paesaggio della Valle Caudina. Un’epoca che si chiude. Dopo 76 anni l’Ape Piaggio non sarà più prodotta negli stabilimenti di Pontedera (Pisa). Un pezzo di storia che se ne va dall’Italia, ma non un addio in senso assoluto. La celebre tre ruote vivrà una seconda vita in India, dove è già prodotta da anni.
Il primo modello dell’Ape fu progettato nell’immediato secondo dopoguerra dall’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio che aveva inventato anche la Vespa, seguendo un’intuizione di Enrico Piaggio.
A distanza di 76 anni la decisione dell’attuale proprietà di abbandonare la produzione, dovuta essenzialmente alle nuove norme dell’Unione europea sui veicoli, come fanno trapelare fonti vicine al gruppo industriale confermando quanto rivelato dai sindacati.
L’Ape verrà fabbricata esclusivamente in India, per il mercato locale e per quello africano, dove i vincoli in materia di emissioni inquinanti non sono stringenti. Non si tratterebbe di una delocalizzazione all’estero, bensì di riconversione industriale.
Piaggio si sta attrezzando per produrre a Pontedera il Porter elettrico, furgone che dovrebbe sostituire lo storico motocarro a tre ruote.
La decisione è stata comunicata nei giorni scorsi ai sindacati che però non sono stati colti di sorpresa dall’annuncio. Proprio la produzione del Porter elettrico dovrebbe garantire il mantenimento dei livelli occupazionali nello storico stabilimento di Pontedera.
L’Ape, o il tre ruote, per tantissimi anni è stato il veicolo dei nostri contadini o di coloro che si recavano in montagna a fare legna. Faceva parte del paesaggio della Valle Caudina.
Era usato in vario modo anche da diversi venditori ambulanti e poteva diventare, a secondo dei luoghi dove veniva usato, mezzo per il trasporto passeggeri o per la merce. Famosissimi, infatti, sono tutt’ora i taxi scoperti che si usano nelle varie isole a partire da Ischia.
Certo, da qualche anno, in Valle Caudina se ne vedono molti meno a causa della progressiva scomparsa dei contadini. Senza contare che i più giovani preferiscono, da tempo, i fuoristrada anche per andare in montagna.