Addio Gigi Riva, silenzioso eroe di tutti i sognatori
Addio Gigi Riva, silenzioso eroe di tutti i sognatori. Gigi Riva non era solo un Uomo, la lettera maiuscola non è messa a caso, un mito del calcio ed una persona perbene. Era un’idea, era un simbolo.
Idea nobile del calcio
Era l’idea che lo sport, il calcio è qualcosa di nobile che ti consente di essere, almeno una volta nella vita Davide che con una fionda abbatte Golia. E lo fa senza trucchi, senza astuzie. Lo fa lealmente, guardandoti negli occhi. Lo fa su un campo verde davanti a migliaia di occhi.
Era un simbolo, il simbolo della sua terra d’adozione, la Sardegna, terra povera e ricca di dignità. Ma era soprattutto il simbolo di tutti i sud del mondo, di tutte quelle dignitose povertà che il denaro non potrà mai comprare.
Cercò di farlo Gianni Agnelli, ma Gigi Riva di fronte ad offerte milionarie decise di restare per sempre in Sardegna. Sapeva che non poteva tradire quella gente silenziosa e tenace. Sapeva che se avesse accettato quell’offerta o altre offerte avrebbe tradito prima di tutto se stesso. Ed uno come Gigi Riva si farebbe uccidere piuttosto che tradire.
Gianni Brera lo denominò Rombo di Tuono, per me è stato sempre Ettore che ha difeso sino all’ultimo respiro la sua Troia. Gigi Riva era silenzioso e timido. Una volta incontrò Fabrizio De Andrè e restarono seduti mezz’ora fumando e senza parlare. Quando un poeta incontra un eroe non c’è bisogno di parole.
Silenzio e timidezza che i sardi hanno saputo sempre rispettare e preservare. Era roccioso in campo, ma tenerissimo nella vita. Si sprecano i racconti delle persone che, silenziosamente, lontano dai riflettori, ha aiutato.
Eroe eterno
La morte di Gigi Riva deve essere accolta con il dovuto e rispetto. Ma noi sappiamo che gli eroi, quelli veri, non muoiono mai. Gigi vivrà sempre, vivrà ogni volta che un ragazzino indosserà una maglia, la bacerà e giurerà di difenderla per tutta la vita.
Vivrà ogni volta che, in ogni angolo del mondo, quello stesso ragazzino sfiderà Golia e, contro ogni pronostico, lo metterà a tappeto con una fionda. Gigi Riva vivrà sempre, vivrà ogni volta che qualcuno rifiuterà di vendere la sua dignità. Addio Gigi Riva, addio campione, addio eroe. Tra i miei sogni di cronista c’era quello di intervistarti. Mi sarebbe bastato guardarti negli occhi ed ascoltare i tuoi silenzi. Il Caudino ed il suo direttore si inchinano alla tua nobiltà.
P.V.