Airola, a scuola con l’autore
Raccontare la camorra con un sorriso, anzi con una buona dose di grottesco e paradossale. È ciò che fa Stefano Piedimonte, giovane scrittore partenopeo, nel suo primo romanzo “Nel nome dello zio” (edito da Guanda). Proprio per parlare di camorra, ma anche di scrittura e letteratura, l’autore è intervenuto stamane all’Istituto comprensivo “Vanvitelli” di Airola. Già in passato, l’Istituto si era reso protagonista di iniziative che uniscono le caratteristiche proprie di un “incontro con l’autore”, al Progetto Legalità, che la scuola sostiene ormai da diversi anni.
L’appuntamento è stato pensato per dare ai ragazzi l’occasione di affrontare un tema di grande attualità, come quello della criminalità organizzata, con modalità nuove e più dirette. Stefano Piedimonte, infatti, prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, ha lavorato per giornali e trasmissioni televisive occupandosi principalmente di cronaca nera. Oggi i suoi racconti e articoli sono pubblicati nelle pagine culturali di Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, Satisfiction, Corriere del Ticino, L’Unità. Dopo il successo de “Nel nome dello Zio”, Piedimonte ha pubblicato per Guanda anche il sequel “Voglio solo ammazzarti”, mentre il prossimo settembre uscirà il suo terzo romanzo “L’assassino non sa scrivere”.
Gli allievi dell’I.C. Vanvitelli hanno potuto interagire quindi con uno scrittore che si sta affermando a livello nazionale, raccogliendo molti consensi. Non ultimo quello di Roberto Saviano con il quale Piedimonte ha anche realizzato “Comicamorra”, un’iniziativa a metà tra dialogo e teatro. “Nel nome dello zio”, libro da cui ha preso spunto il dibattito, lo scrittore è riuscito a trattare di camorra con toni surreali e divertenti, grazie anche ad una scrittura particolarmente efficace. Del resto, proprio nel dissacrarli, Piedimonte è stato capace di colpire al cuore boss e delinquenti vari.
Sempre venerdì 9 maggio, l’I.C. “Vanvitelli” di Airola ha ospitato uno dei simboli migliori dell’Italia nel mondo: nel cortile della scuola sono state infatti esposte due Ferrari (la F1 nera 430 e la F1 rossa 360). I ragazzi hanno potuto così ammirare due straordinarie auto che rappresentano l’eccellenza del made in Italy.