Airola: ” caro Babbo Natale chiedi al sindaco di aggiustare i parchi giochi “

La letterina di un bimbo di nove anni che spalanca i nostri occhi su una realtà sempre più complessa

Redazione
Airola:  ” caro Babbo Natale chiedi al sindaco di aggiustare i parchi giochi “
Pubblichiamo volentieri questa lettera aperta e indirizzata a Babbo Natale. Lo facciamo perchè, sempre più spesso, dimenitichiamo quelli che sono i diritti dei bambini.
Il primo dovrebbe essere quello di poter giocare in un luogo aperto e protetto.Ma tra tagli e rimodulazioni, fondi per tenere puliti e decorosi i parchi giochi non si trovano mai.
Gentilissimo Direttore, Le invio questa lettera (Alessandro è mio figlio) con la speranza che chi amministra possa comprendere quanto la mancanza di servizi incida sullo spopolamento e culle vuote.
Caro Babbo Natale,
mi chiamo Alessandro e ho 10 anni. Quest’anno sono stato molto bravo: ho fatto i compiti, ho aiutato mamma e papà e ho cercato di essere gentile con tutti, anche quando era difficile.
Per Natale avrei voluto chiederti un regalo speciale, magari un gioco nuovo o un pupazzo, ma poi ho pensato a una cosa che per me e per tutti i bambini della mia città sarebbe ancora più importante.
Io vivo ad Airola, e qui ci sono dei parchi giochi che una volta erano bellissimi: c’erano le altalene, lo scivolo, i giochi a molla, e ogni pomeriggio si sentivano le risate dei bambini.
Adesso però i parchi sono  abbandonati. Le altalene sono rotte, l’erba è troppo alta e molti giochi non si possono più usare. A volte, passando davanti ai cancelli, mi viene un nodo in gola perché mi ricordo quando ci andavo a giocare con i miei amici.
Per questo, caro Babbo Natale, quest’anno vorrei chiederti un favore un po’ diverso: puoi parlare tu con il Sindaco di Airola?
Io sono solo un bambino e non so bene come fare, ma tu sì che sei importante e ascoltato da tutti. Vorrei che gli dicessi che i bambini hanno bisogno di un posto sicuro e bello dove giocare, correre e stare insieme. Non vogliamo chissà quali magie: solo che i parchi tornino come prima, o magari anche più belli.
Il mio sogno è rivedere i cancelli aperti, i giochi sistemati e le famiglie che si fermano a chiacchierare mentre noi ci divertiamo.
Spero tanto che tu possa aiutarmi, perché i bambini di Airola meritano un posto dove fare quello che sanno fare meglio: giocare e sorridere.
Grazie per aver letto la mia letterina.

Raimondo Borriello