Airola, coronavirus: ore di ansia per la vicenda di Villa Margherita
Sono ore di grande ansia per Airola. La vicenda di Villa Margherita, la clinica di riabilitazione di Benevento, rischia di esplodere e ci potrebbero essere dirette conseguenze anche nel centro caudino. Tre persone di Airola, infatti, lavorano in quel centro e sono in attesa dei risultati dei tamponi. Lo stesso primo cittadino, Michele Napoletano, mantenendo sangue freddo e lucidità, è in attesa delle comunicazioni da parte dell’Asl di Benevento.
Al momento sono stati effettuati 31 tamponi e 27 persone sono risultate positive al Covid- 19. Ne dovranno essere effettuati altri 32 su dipendenti e pazienti, che sono da tre giorni a casa, in quarantena fiduciaria. Purtroppo, le condizioni di tante di queste persone non fanno sperare in niente di buono. Hanno la febbre, la tosse e difficoltà respiratorie, tutti sintomi riconducibili al Covid- 19.
Ma, per tornare ad Airola, sino ad oggi in paese non si era registrato alcun caso positivo al Coronavirus. Negli ultimi giorni, il sindaco Michele Napoletano ha anche disposto di inasprire i controlli per cercare di porre un freno a quei cittadini che se ne fregano dei divieti e mettono a repentaglio la loro salute e quella degli altri.
Si era prestata la massima attenzione anche ai rientri delle persone che vivono al Nord. Ogni caso è stato seguito con scrupolo ed attenzione proprio per evitare pericoli. Ora, il primo cittadino si sta preparando anche a questa evenienza estrema. Attende la comunicazione da parte dell’Asl, sperando che sia negativa.
In caso contrario, insieme alla forze dell’ordine del territorio, si prepara a sigillare i contagiati e i familiari. Sono queste le uniche misure che si possono prendere, agire con certezza e velocità possono essere gli elementi decisivi per fermare il contagio.
Purtroppo più di un sindaco dei comuni sanniti della Valle Caudina si sta lamentando della lentezza con la quale vengono effettuati i tamponi da parte dell’Asl. A questo si dovrebbe rimediare.