Airola: deturpata la statua di Sant’Antonio con una scritta volgare e offensiva

Un'amara scoperta durante il triduo in onore del Santo

Redazione
Airola: deturpata la statua di Sant’Antonio con una scritta volgare e offensiva

Airola: deturpata la statua di Sant’Antonio con una scritta volgare e offensiva. Oggi si festeggia S. Antonio da Padova, un santo venerato in tutto il mondo e patrono di molte realtà cittadine.

In Valle Caudina, più precisamente a Luzzano di Moiano, fervono i preparativi per i festeggiamenti, con in primo piano il comitato festa, che ha organizzato, per questa sera, una degustazione di gnocchi al tegamino, accompagnati da pagnottella ripiena, vino e bibite, il tutto preparato dalle sapienti mani delle signore luzzanesi.

Da sempre, nelle nostre piccole comunità, il profano si mescola al sacro, in un folklore tradizionale che accompagna tutti e a cui tutti sono affezionati.

Ebbene, ieri, durante il triduo in onore di Sant’Antonio nella chiesa di S. Pasquale ad Airola, al momento dell’omelia, padre Eduardo ha notato una scritta sulla statua del santo, posizionata sull’altare a destra.

Si tratta di una scritta offensiva, che non ripeteremo per rispetto, ma che ha creato sgomento e preoccupazione tra i fedeli. E’ vero, i tempi sono cambiati, il fervore religioso non è più quello di un tempo e la società è fortemente secolarizzata, ma un episodio del genere non si era mai verificato.

Al di là del reato di danneggiamento aggravato di cui si sono macchiati questi ignoti, si può essere credenti, atei o agnostici, ma il rispetto per gli altri si esplicita anche attraverso il rispetto per la confessione religiosa altrui.

Non è la prima volta che in Italia accadono episodi di questo tipo, l’episodio più eclatante fu quello delle martellate alla Pietà di Michelangelo, ma se è vero che a Monfalcone, luogo in cui è stata decapitata e frantumata la testa di una statua di Gesù Bambino, un terzo della popolazione è musulmana, forse dovremmo cominciare a porci qualche domanda rispetto alla nuova conformazione socio-culturale dei nostri piccoli paesi, sempre più multietnici…purtroppo o per fortuna?

Come direbbe Manzoni, “ai posteri l’ardua sentenza”!