Airola: ieri si è ricordato il ventunesimo anniversario della morte di G. Vittorio Fucci
L’On.le Avv. G. Vittorio Fucci era nato ad Airola il 15 gennaio 1921 dal matrimonio tra Carlo Fucci e Marianna Taddeo, risultando l’ultimo di 23 figli. Nel 1954 sposò Mendes Catuogno e dalla loro unione nacquero 4 figli. E’ scomparso il 20 ottobre del 1997. G. Vittorio Fucci ha fatto spaziare il proprio interesse dalla professione forense, alla politica, all’impegno come poeta e scrittore e a quello sociale e didattico. Per partecipare al secondo conflitto mondiale fu costretto a sospendere gli studi e quindi si laureò in giurisprudenza presso l’Università federiciana degli studi di Napoli poco dopo la fine della guerra. Intraprese la professione forense come discepolo del professore avvocato Cesare Loasses, che è stato uno dei più illustri penalisti italiani, nel cui studio di distinse per il proficuo impegno professionale. L’attività forense, poi, lo portò a divenire patrocinante innanzi alla Cassazione ed alle altre giurisdizioni superiori. Ben presto manifestò il suo interesse per la politica, alla quale si avviò a seguito delle determinanti sollecitazioni dell’avvocato Alessandro Lombardi, che è stato il primo presidente dell’amministrazione provinciale di Benevento dopo l’avvento della Repubblica, aderendo ben presto alla Democrazia Cristina nell’immediato secondo dopoguerra. Si distinse per il particolare impegno che profuse per la lista della democrazia cristiana in occasione delle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Airola del 1952. Fu così che Sua Eccellenza l’Onorevole Giovan Battista Bosco Lucarelli, tra i fondatori del partito popolare prima, e della democrazia cristiana dopo, volle con forza la sua elezione, nel 1952, nel comitato provinciale della democrazia cristiana prima e nella direzione provinciale del partito poi. Intanto cominciarono a profilassi anche all’interno della democrazia cristiana le prime contrapposizioni dialettiche, che portarono alla formazione di gruppi che interpretavano e vedevano in maniera diversa sia l’esigenza del martoriato territorio provinciale, sia i modi e i metodi da seguire per risolvere i tanti secolari problemi che affliggevano la popolazione del sannio. Fu questa fondamentale diversa chiave di lettura, che portò l’Onorevole Bosco Lucarelli ad intravedere in Giuseppe Vittorio Fucci il suo certo e degno successore politico nell’ambito della DC.