Airola: la pizza ed il riscatto dei ragazzi dell’Istituto Penale Minorile

Redazione
Airola: la pizza ed il riscatto dei ragazzi dell’Istituto Penale Minorile

Airola. Cosa è la speranza? Sono due mani che impastano farina, un forno che cuoce, una pala che estrae una pizza fumante.

Cosa è il riscatto? Il riscatto è l’orgoglio di essersi meritati di indossare una divisa, conosciuta in tutto il mondo, formata da un cappellino ed una maglietta, rigorosamente,  bianchi.

E’ durato sei mesi il corso per pizzaioli all’Istituto Penale Minorile di Airola, fortemente, voluto dalla direttrice, la dottoressa Marianna Adanti.

Quattro ragazzi di 17, 19 e 21 anni hanno seguito con profitto ed attenzione le lezioni, tenute da Marco Amoriello, titolare della pizzeria Il Guappo. Alla fine dei sei mesi si sono meritati il tanto agognato attestato  di pizzaiolo. Certo può sembra una cosa minima, può sembrare niente, invece, è tutto per chi è cresciuto per strada e conosce solo la legge del più forte.

I ragazzi hanno imparato un’arte che il loro maestro ha saputo trasmettere con amore ed attenzione. Quando si apriranno le porte dell’istituto, quando avranno terminato di scontare la loro pena, per loro c’è la possibilità di seguire un destino diverso da quello che sembrava già tracciato. Proprio per questo motivo, la direttrice, con il supporto della coordinatrice tecnica Milena Marchese, ha voluto che si svolgesse una vera e propria cerimonia per la consegna degli attestati  davanti a tutti i ragazzi dell’istituto. Una cerimonia per premiare l’impegno dei partecipanti e per accendere la speranza per gli altri reclusi.

E’ solo uno dei tanti progetti messi in campo dalla dottoressa Adanti. Tutti interventi che sono mirati al recupero dei ragazzi e farli tornare in una società che, forse, non si è mai accorta di loro. Una pizza fumante può significare tutto questo, una pizza vale come un passaporto per entrare in un altro mondo e per sognare una vita migliore.