Airola: la riscoperta della festa di San Giovanni ai Portisi
La manifestazione ha avuto un grande successo
Airola: la riscoperta della festa di San Giovanni ai Portisi. Riscoprire il passato per reinterpretare il presente. La nostra storia, le nostre tradizioni, i nostri riti, le nostre usanze, espressioni dello spirito di un popolo che attraversa il tempo mantenendo vivo lo sguardo sul futuro.
La festa di San Giovanni ai Portisi in Airola, cuore cruciale della lunga storia di Airola che l’associazione San Giovanni, la Proloco di Airola, con la collaborazione della parrocchia di San Domenico, il Comune ed altre associazioni del posto come l’associazione “Pan di Zucchero”, fanno rivivere da oltre dieci anni con il ripristino della processione del Simulacro del Santo, (fermo in Chiesa da ben quarant’anni).
Anche quest’anno, oltre al settenario liturgico, sono state organizzate due serate di festa caratterizzate da musica, spettacolo con artisti come Luca Blindo, Giuseppe Angelino, Vante Noir, Tommy Wiper, Myke,
Umberto Del Prete (in arte Totò), Gennaro De Crescenzo, Lino Flagiello, Espedito De Martino, Giovanni Caso, Giulio Carfora, presentatore della serata Gabriele Blair. Inoltre a fine della seconda serata, si sono esibiti giovani cantanti Rap del luogo quali: Rêve17 (Giorgio Maglione) Novilunio (Sabatino Ciaramella)e vi è stata la presenza sul palco di Vincenzo Melisi diciannovenne arrivato quarto al concorso “Manhunt International 2024”, concorso di bellezza internazionale. Sul palco, allestito come in un abbraccio da una grandissima e coloratissima bandiera della pace, anche un giovane aspirante modello, Antonio De Rosa.
Non è mancata la gastronomia tra gli scorci e i vicoli dei “Portisi”, fatti rivivere da luci, suoni, vecchi sapori e antichi profumi di quando le donne del posto, nella notte di San Giovanni, a piedi scalzi raccoglievano i malli di noce, li mettevano a macerare con aromi ed alcool per quaranta giorni, per poi, nel giorno di San Domenico, estrapolare un liquore dal gusto forte chiamato “Nocino”.
La ricetta originale è stata riportata fino a noi da anziane donne del luogo, e viene custodita e divulgata durante i festeggiamenti dagli stessi organizzatori.