Airola, la scuola nella bufera

Il Caudino
Airola, la scuola nella bufera

Una vicenda che scuote gli animi di tutta la comunità caudina, non solo di Airola. Grande disorientamento ha provocato in chi ha a cuore il destino delle giovani vite che ogni giorno la scuola prova a formare. Parliamo di quanto è successo all’Istituto comprensivo Padre Pio, dove si discute da giorni di un caso di presunto maltrattamento da parte di uno dei docenti nei confronti dei ragazzi della terza elementare.
La scuola, una istituzione da tempo abbandonata a se stessa, vive ora in Valle Caudina una delle pagine più nere. Sui quotidiani locali il dirigente scolastico, Angelo Orlacchio, si difende: “A livello disciplinare ho applicato il provvedimento più pesante possibile”.
Le parole di Orlacchio, però, non hanno placato le famiglie dei ragazzini, le quali non hanno perso tempo a presentare denunce all’autorità giudiziaria su quanto accaduto.
Certo, ci sono le indagini in corso. La giustizia si muoverà sia all’interno dell’Istituto (è stata già avviata la procedura amministrativa) che nelle aule dei Tribunali. E’ lo stesso dirigente che lo ricorda: “Ci sono due indagini in corso, quella interna, a livello amministrativo e quella esterna, affidata agli inquirenti. Noi dal canto nostro abbiamo fatto tutto il possibile per risolvere questo caso increscioso”.
Le accuse però sono pesanti: maltrattamenti. Al di là del merito penale, ci sono alcune domande alle quali l’istituzione dovrà rispondere: chi ridarà serenità ai bambini? Quale famiglia avrà ancora fiducia in una scuola che, con molta probabilità, avrebbe fatto meglio a muoversi prima e con maggiore celerità?
Nessuno vuole credere che nel 2014 ci sia ancora una burocrazia che non lavori al servizio del cittadino. Come tutte le situazioni di questo tipo, la vicenda è ancora più odiosa perché coinvolge i più piccoli e indifesi tra di noi: i bambini.
Ecco perché, crediamo, sia il momento della chiarezza e della trasparenza, oltre che della velocità. La parola d’ordine per tutti deve essere fiducia. Bisogna instillare e riportare la fiducia nei ragazzi, nelle loro famiglie e in tutti i cittadini. E’ un debito che la scuola di Airola ha con tutta la Valle Caudina.

Peppino Vaccariello