Airola: Maltese replica all’ammistrazione comunale sulla Padre Pio

Redazione
Airola: Maltese replica all’ammistrazione comunale sulla Padre Pio

Airola. Perché il Sindaco e la sua maggioranza si scagliano contro di noi se il Comune è parte lesa nella vicenda? Dovrebbero stare dalla nostra parte. Invece ci rimproverano di avere segnalato le criticità che oggi hanno portato la Magistratura a chiedere la prevista certificazione per l’immobile sequestrato. Ci accusano di avere fatto ciò che avrebbero dovuto fare loro, per legge, 3 anni e mezzo fa in occasione dei lavori. Ci accusano di aver evidenziato (invano) il non rispetto delle norme. Nello stesso tempo avviano le operazioni di collaudo e chiedono il provvedimento in sanatoria dandoci di fatto ragione. Si spiegassero meglio, anche su come si è arrivati inevitabilmente alla situazione che oggi viviamo.
Tale certificazione non è una semplice “cartuccella” come si vuol far credere. Essa è rilasciata dall’organo competente solo dopo che sia stato appurato che i lavori fatti sull’immobile non ne abbiano pregiudicato la sicurezza statica e non ne abbiano ulteriormente aggravato la vulnerabilità sismica (già accertata). Non si informa correttamente la cittadinanza quando si generalizza sulla chiusura di tutti gli edifici pubblici. Abbiamo chiesto la verifica della scuola Padre Pio perché è lì che sono stati fatti importanti lavori senza che ne sia stato valutato il loro impatto strutturale. Perciò, come fa il Sindaco a dire che la scuola è staticamente sicura, anticipando i risultati degli uffici tecnici competenti, non disponendo ancora di tale certificazione? Perché vuole per forza farci dire che la scuola non è sicura? Noi ne abbiamo chiesto la certificazione! Se la struttura risulterà idonea, avremo la certezza che la popolazione scolastica è in sicurezza; ma laddove tale sicurezza non dovesse essere certificata, avremo il convincimento di avere salvato vite umane. Tutto qui. Ma per avere questo non è bastato che lo chiedessimo a tempo debito e con le procedure politiche ed amministrative interne. Sono dovute intervenire altre istituzioni.
Noi chiedemmo di non fare i lavori in fretta e furia, con la campagna elettorale del 2016 alle soglie. Chiedemmo di non spendere € 1.300.000,00 prima delle previste verifiche strutturali per evitare sprechi, ma soprattutto, prima di aprire la struttura alla popolazione scolastica, chiedemmo le certificazioni che oggi chiede la magistratura.
Oggi, preso atto delle responsabilità al momento individuate dagli inquirenti e della richiesta di sanatoria per i lavori fatti, ci chiediamo dov’erano quelli che dovevano controllare?
Oggi chiediamo al Sindaco, alla maggioranza ed anche agli inquirenti di non limitare i controlli ai solai ma, per il bene dei bambini, delle maestre e del personale scolastico tutto, di estenderli all’intera struttura.
Invitiamo il Sindaco e la sua maggioranza a non generare altro caos con la più malevola disinformazione e le illazioni gratuite, a lasciare da parte le sensazioni e le premonizioni che non interessano a nessuno e a non fomentare pregiudizi sbagliati nel mondo scolastico al quale servono solo soluzioni concrete e non altre pezze a colori. Atteniamoci agli atti ed ai fatti politici ed amministrativi e cominciamo a ragionare diversamente. Pensiamo al futuro. I cittadini capirebbero e vi perdonerebbero, perché ad Airola siamo persone perbene e non amiamo chi governa con le bugie.