Airola: ” tu sei l’ultimo degli uomini”,offese in consiglio comunale

Redazione
Airola: ” tu sei l’ultimo degli uomini”,offese in consiglio comunale

Il consiglio comunale è un organo collegiale dove trova rappresentanza politica e amministrativa la cittadinanza.

Le sue sedute dovrebbero essere la celebrazione istituzionale delle varie posizioni in campo, maggioranza e opposizione, moderate dal presidente dell’assise, mediante il rispetto del regolamento comunale, certo, ma ancor più attraverso il rispetto che si deve alle persone, norme non scritte, che classificano la qualità umana di chi le osserva e anche di chi non lo fa.

Orbene, è da qualche tempo che durante le riunioni del consiglio comunale di Airola si registrano casi di intemperanza comportamentale e di smodatezza del linguaggio, che avvertono di quanto possa essere rischioso far assistere ad un minore a questi consessi e di quale spettacolo degradante si offra ai cittadini nel momento in cui le urla sguaiate sovrastano i temi e i punti all’ordine del giorno, temi e punti che possono, e a volte devono essere dibattuti anche in maniera forte e ruvida, come ci si aspetta da rappresentanti del popolo che hanno a cuore le aspettative e il miglioramento generale della città, ma l’offesa alla persona quella è francamente insopportabile.

Eppure è quello che è già avvenuto e che avviene, come nella seduta del 4 febbraio scorso, quando il presidente del consiglio comunale, figura che dovrebbe garantire la discussione proficua delle parti in campo, ha apostrofato il consigliere del Movimento 5 Stelle, Bartolomeo Laudando, con un “Tu sei l’ultimo degli uomini”, pronunciato più volte.

Ora il gruppo pentastellato cittadino, conoscendo le capacità, la struttura umana, la passione di Bartolomeo, non intende certo fargli la difesa, sa benissimo farlo da solo, non ne ha bisogno. Il gruppo vuole semplicemente segnalare il degrado che, a passo di java, si sta impadronendo di una città come Airola che in passato, un passato non recente, non è stata mai costretta ad assistere a simili barbarie pubbliche.

Sarebbe opportuno mettere un freno a questa deriva e il modo più tangibile sarebbe quello che il presidente del consiglio comunale di Airola si scusasse per le sue parole rivolte al consigliere Laudando durante la pubblica seduta, ammettendo uno scivolone per niente istituzionale, intollerabile dal popolo di Airola che non merita di essere rappresentato in modo tanto maldestro.

E’ quanto si legge in un comunicato del Movimento 5 Stelle di Airola.