Airola, un saggio di Tirino sulla prestigiosa rivista “Segnocinema”
Il numero 202 (novembre-dicembre) di Segnocinema, rivista di cultura cinematografica tra le più prestigiose in Italia ed in Europa, ospita lo speciale “Social Cinema”, sul rapporto tra la settima arte e le scienze sociali. Lo speciale, curato dai professori Stefano Cristante (sociologo dei processi culturali) e Luca Bandirali (studioso di Cinema, Fotografia, Televisione e Animazione Teatrale e Musicale) dell’Università del Salento, contiene un saggio del caudino Mario Tirino, insieme a quelli di altri ricercatori e docenti esperti di sociologia del cinema, come Sergio Brancato, Vincenzo Bernabei e Ilenia Colonna. Il lavoro di Tirino, intitolato “Tecnoimmaginari postumani”, sviluppa una riflessione sociologica sul complesso nodo simbolico che lega insieme immagini cinematografiche, tecnologie ed esperienze del trauma, analizzando alcune narrazioni del presente che meglio esemplificano questi processi culturali (dalla trilogia animata di Robert Zemeckis composta da “Polar Express”, “Beowulf” e “A Christmas Carol”, al capolavoro di Spike Jonze “Her” fino alle serie tv “The Walking Dead” e “True Detective”). Lo studioso airolano, dottore di ricerca in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Salerno e professore di Linguaggi dei media presso la Scuola di Giornalismo dell’Ateneo nonché docente a contratto di Storia dell’illustrazione e della pubblicità presso l’Accademia della Moda di Napoli, sta sviluppando da un decennio una serie di ricerche sui media, concentrandosi, in maniera particolare, sulla sociologia delle culture popolari da una prospettiva mediologica. Tra le sue pubblicazioni, vanno ricordati i saggi sul cinema e la narrativa noir americani (2006), su Sin City, Will Eisner e Alack Sinner (2008), su Cornell Woolrich (2009), sul rapporto del poeta e intellettuale georgiano Vladimir Majakovskij e il cinema (2012), sull’interazione tra cinema e formati dei media digitali in Redacted (2014). Più recentemente, Tirino ha dato alle stampe ricerche sull’ecosistema narrativo di The Walking Dead (2015), l’esperienza spettatoriale durante i festival (2015), la rappresentazione della costruzione identitaria online nel cinema contemporaneo (contributo in inglese, firmato con Antonella Napoli, Diana Salzano e Gino Frezza, presentato a un convegno internazionale presso il DAKAM di Instanbul e pubblicato in Turchia, 2015), il fandom di Gomorra (insieme ad Antonella Napoli, contributo presentato al Convegno internazionale “Mediachange” e pubblicato sulla rivista internazionale “Series”, 2015). Nel 2016 ha curato, insieme al professor Alfonso Amendola, il volume “Saccheggiate il Louvre. William S. Burroughs tra eversione politica e insurrezione espressiva” (edito da ombrecorte, Verona), recensito dalle prestigiose testate “Carmilla” (fondata dall’intellettuale e scrittore Valerio Evangelisti) e “AlfaBeta 2”. Sempre quest’anno il ricercatore beneventano ha esordito sulla rivista multilingue internazionale “La Furia Umana”, che ha proposto un saggio, redatto insieme ad Alfonso Amendola, ancora dedicato al grande scrittore statunitense William Burroughs. Nel febbraio di quest’anno Tirino ha conseguito il titolo di dottore di ricerca, completando un dottorato europeo triennale con attività di didattica e ricerca congiuntamente svolte tra l’Università di Salerno e l’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona: la sua tesi di dottorato, intitolata “Redacted. Indagine socioculturale sulla spettatorialità (post)cinematografica nell’era digitale”, supervisionata dal tutor Gino Frezza (professore ordinario di Sociologia dei processi culturali all’Ateneo salernitano), ha avuto come relatori i professori Ivan Pintor (Universitat Pompeu Fabra Barcelona) e Antonio Lucci (Humboldt Universität zu Berlin). Tra i prossimi progetti dello studioso airolano ci sono due monografie tratte dalla tesi di dottorato, dedicate alla sociologia dello spettatore digitale e alla cinefilia, un libro su Flash Gordon (con Alfonso Amendola e Marcello Napoli, fine 2017), nonché l’uscita dei saggi “Desiderio di tecno-oblio. Brevi note su Paprika di Satoshi Kon” (con Marco Teti, di prossima pubblicazione sulla rivista open access “Officina Sedici”), “Il filtro di Dante. L’impronta di Gustave Doré dal cinema muto al digitale” (con Alfonso Amendola, in uscita sulla rivista accademica catalana “Dante e l’arte” edita dall’Universitat Autònoma de Barcelona e sponsorizzata dalla Biblioteca Nazionale di Firenze), “Dukomics. David Bowie e l’immaginario fumettistico contemporaneo” (nel volume “Making Love with his Ego. David Bowie tra consumi culturali e linguistica testuale”, a cura di Alfonso Amendola e Linda Barone, AreaBlu edizioni, in uscita ad inizio 2017) e “Gothic Clouds and Threatening Shadows. Edgar Allan Poe and the Comics” (nel volume “Over Many a Quaint and Curious Volume of (Not) Forgotten Lore”, a cura di Alfonso Amendola e Linda Barone, Cambridge Scholars Publishing, in uscita nel 2017). Attualmente Tirino sta curando i volumi “Romanzi e culture digitali. Saggi di mediologia della letteratura” (con Alfonso Amendola, in uscita a inizio 2017) e “L’illuminazione disseminata. Introduzione alla sociologia degli audiovisivi sperimentali” (con Alfonso Amendola e Vincenzo Del Gaudio, contiene saggi di sociologi e storici della sperimentazione provenienti da tutta Italia, in uscita nel 2017).