Airola: una bimba della Vanvitelli scrive al sindaco, il 12 settembre vieni a scuola con me?
Airola: una bimba della Vanvitelli scrive al sindaco, il 12 settembre vieni a scuola con me? Accorata lettera di un’alunna del Luigi Vanvitelli di Airola al sindaco Falrarano sulle incognite che attendono i bambini ed i ragazzi dell’istituto comprensivo. La missiva è stata inviata anche al prefetto di Benevento.
Caro signor Sindaco, è arrivato il momento di svegliarci! Sono un’ alunna della scuola IC Vanvitelli. Attraverso questa lettera, volevo far presente la mia preoccupazione e il malcontento mio e di quello dei miei compagni per la situazione in cui partirà il nuovo anno scolastico.
La città che ci dovrebbe proteggere
Noi, figli di Airola, città che ci dovrebbe proteggere, formare e indicarci la strada civica, frequentiamo la scuola dell’obbligo e in quanto tali proiettati al mondo dei grandi, vogliamo far sentire la nostra voce con toni garbati ma decisi! Abbiamo saputo che non andremo più nella stessa scuola in piazza Annunziata ma in ben due strutture ora disegnate.
Caro Sindaco, Lei è prima di tutto padre e in quanto tale tiene alla salute dei suoi figli, vero? Papà mi dice che la scuola è la mia seconda casa ,“starò al caldo”, le finestre saranno funzionanti? Sarà garantita la salubrità dell’aria e che tutto è a norma? Anche nei bagni sarà rispettata la mia privacy? Potrò avere fiducia nell’Istituzioni e che “TU” farai sempre il possibile per “proteggermi”?
Noi amiamo il nostro territorio
Noi amiamo il nostro territorio, stiamo crescendo e, come vede, anche abbastanza bene nonostante le bruttezze che guardiamo in tv! Lei, però, ci deve aiutare a tutelare il nostro presente e garantire il nostro futuro perché, continuando così, lo stiamo mettendo in serio pericolo, come se non ci bastassero tutti i problemi derivati da questa pandemia!
Qualche giorno fa stavo rientrando a casa con le mie amiche e ci siamo chieste incuriosite come sarà la nuova scuola, se nuova o “vecchia”, se quest’anno continueremo a mangiare a mensa in “tranquillità”, se usufruiremo del laboratorio di musica, di scienze e se utilizzeremo finalmente la
palestra.
Caro Sindaco anche mia sorella alla padre Pio non usufruisce della palestra ma perché? Noi ad Airola non siamo uguali agli altri alunni italiani? Ah! Ho sentito dal tg regionale che c’è l’esigenza di salvaguardare il pianeta Terra chiedendoci di non andare a scuola il sabato. Ma davvero il mio sacrifico può servire a tanto? Non sarebbe meglio efficientare al risparmio energetico le scuole, aumentare la raccolta differenziata, creare piste ciclabili fino a scuola?
Concludo con la speranza di non averLa annoiata, ma con il desiderio che dovremmo volere un po’ più bene alla nostra città e al nostro futuro, ognuno dovrebbe fare la propria parte per proteggerla e curarla. Facciamo una cosa, visto che voi “grandi” ultimamente siete un po’ distratti, ogni tanto
prendete voi esempio da noi e siate SENSIBILI a quello che vi chiediamo: RISPETTO per il NOSTRO FUTURO!
Viene a scuola con me
P.S.: Dimenticavo, caro Sindaco… Il 12 settembre vieni a scuola con me? Mi piacerebbe che tu fossi l’eroe che ha ascoltato le nostre richieste, ha reso vivibile e funzionale la nostra scuola e il nostro territorio a misura di bambino. Buon lavoro”.