Airola: In Wall We Trust, sui muri la street art messicana di Ramsteko e Secreto Rebollo

Redazione
Airola: In Wall We Trust, sui muri la street art messicana di Ramsteko e Secreto Rebollo

Si è appena conclusa l’ottava edizione del festival internazionale di street art “In Wall We Trust” curato da Domenico Naf-MK Tirino e Caterina Ceccarelli, che ha visto all’opera, per due settimane, in contemporanea su due palazzine della cittadina di Airola (BN) due street artist messicani, Ramsteko e Secreto Rebollo.
L’arte e la cultura messicana, declinata attraverso la tecnica della “mezcla”, usata dai writer per mescolare spray di colore diverso tra di loro, si sono amalgamate perfettamente al territorio caudino, dando vita a due magnifiche opere che si vanno ad aggiungere a quelle già permanenti in tutta la cittadina di Airola (BN), un vero e proprio museo a cielo aperto.

“Plegaria” (La preghiera) è la prima colossale opera dello street artist Secreto Rebollo in Italia, in via Lavatoio. Le mani a giungersi come in preghiera circondate da una corona di spine che simboleggia il dolore, e le cicatrici che ci rendono più forti, e che, promemoria delle lezioni apprese, diventano un dono prezioso per la nostra vita, quando incontrano l’amore e la redenzione.

Un’esplosione di emozioni invece, per l’artista Ramsteko, anche lui per la prima volta in Italia con l’opera “Marcas” (Marchi), realizzata a Piazza Caduti di Nassiriya. Il rifugio nella mente dei problemi umani che esplodono dall’interno come cavalli e cerbiatti in fuga tra fiamme e viscere di ferro ripiegate e arrugginite.

“Ramsteko e Secreto Ribollo ci lasciano ben più di un’opera su un muro. Ci lasciano un segno indelebile nell’animo, una fratellanza nata in pochissimo tempo, un vero e proprio scambio di esperienze, di vissuto. In Wall We Trust non è solo dipingere un muro ma è un continuo scambio di idee, un confronto sulle usanze, le tradizioni, la gastronomia di culture diverse e riesce a darci da otto anni la consapevolezza che  da tanti sforzi, da tanti sacrifici può nascere qualcosa di grande che piace in primis a noi, agli artisti che ospitiamo e anche alla comunità” – dichiarano Tirino e Ceccarelli – “Sosteniamo ancora una volta la scelta di artisti figurativi che per la prima volta si affacciano sulla scena italiana, per permettere a chiunque di comprendere e avvicinarsi quanto più al senso della street art”.

L’associazione In Wall We Trust ringrazia tutte le persone che si sono messe in moto per sostenere questo progetto: chi, come in ogni edizione, riesce anche nel piccolo ad offrire un contributo, gli  sponsor, le attività locali che ogni anno supportano l’evento, Andrea e Giovanni per i mezzi elevatori, Michele Meccariello per l’inesauribile pazienza, Mario Tirino per la comunicazione, Sonia Marucci e la sua fantastica famiglia per l’ospitalità e il calore umano, zio Gennarino, Tiberio Coppola e i proprietari dei due edifici che hanno permesso la realizzazione delle opere.