All’università di Salerno si presenta il libro del caudino Pisano

Il Caudino
All’università di Salerno si presenta il libro del caudino Pisano

Mercoledì 3 maggio (ore 16.30, Aula “Biagio Agnes”, secondo piano edificio Rettorato), nell’ambito della V edizione della rassegna “Open Class – Ateneo & Territorio”, sarà presentato il volume “Nuove geografie del suono. Spazi e territori nell’epoca postdigitale” (Meltemi, 2017) di Leandro Pisano. Ne discuteranno con l’autore Mario Tirino (docente di Tecniche e Linguaggi dei Media presso la Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno) e l’architetto Francesco Montella (Studio Project 2.0). Coordina l’incontro il professor Alfonso Amendola, docente presso l’Università di Salerno, ideatore e responsabile scientifico di “Open Class”.
Il testo, frutto di un quindicennio di ricerche teoriche, esprienze artistiche e relazioni internazionali, si propone di indagare le trasformazioni della società e della cultura contemporanee, a partire dall’analisi di una serie di pratiche estetiche legate al suono (sound art, paesaggio sonoro) che nascono dall’esperienza delle geografie in emersione dal contesto post-globale.
Pisano, adottando una prospettiva di ricerca interna agli studi culturali e postcoloniali, ha studiato i processi e i fenomeni con cui aree rurali, luoghi abbandonati, zone ai margini si rivelano attraverso modalità di ascolto, che li riconfigurano come spazi estetici e critici, attraversati dal suono come strumento, metodo e dispositivo di indagine.
Leandro Pisano, caudino di San Martino Valle Caudina, è dottore di ricerca in Studi culturali e postcoloniali del mondo anglofono presso l’Università “L’Orientale” e cultore della materia in Didattica del Latino presso l’Università “Federico II” di Napoli. Docente di ruolo in materie letterarie, latino e greco, è studioso di arti sonore e tecnoculture. Dal 2003 dirige il festival internazionale di new arts “Interferenze” e ha fondato nel 2014 “Liminaria”, progetto di potenziamento delle reti locali nel Fortore beneventano.
La rassegna “Open Class” si basa su un format innovativo di comunicazione: lezioni-racconto tra biografie, idee, gruppi, spazi, narrazioni e nuove forme di sperimentazione, pensate prioritariamente per gli studenti ma aperte a tutti gli appassionati. Anche per la V edizione, “Open Class” proporrà un fitto programma seminariale con professionisti, artisti, comunicatori.
Open Class è ideata e diretta da Alfonso Amendola, coaudiuvato da Cristina Pastore (direzione organizzativa) e Luca Lanzetta (Art Director), con il contributo scientifico delle cattedre di Sociologia degli Audiovisi Sperimentali, Sociologia delle Arti Elettroniche, Sociologia dello Spettacolo Multimediale, Teorie e Tecniche dei Media Digitali dell’Ateneo salernitano.