Anche la Valle Caudina alla manifestazione della pace di Roma

Redazione
Anche la Valle Caudina alla manifestazione della pace di Roma
Anche la Valle Caudina alla manifestazione della pace di Roma

Anche la Valle Caudina alla manifestazione della pace di Roma. Imponente mobilitazione ieri , 5 novembre, a Roma e in tante altre città italiane per la pace in Ucraina. Nella Capitale il corteo è partito da piazza della Repubblica per poi concludersi in piazza San Giovanni., dove sono confluite le oltre 100 mila persone che hanno sfilato in un serpentone gioioso e colorato, tutti motivati dallo stesso desiderio di un “cessate le armi” e di pace.

Europe for Peace

Ad aprire il corteo c’era lo striscione “Europe for Peace” portato da scout e da giovani della Comunità di Sant’Egidio. A seguire i rappresentanti delle organizzazioni promotrici , rappresentanti delle istituzioni , di associazioni come Emergenzy, Libera, Acli, Anpi e tanti altri gonfaloni tra cui sigle sindacali, di regione , di comuni. Anche le nostre Sentinelle della Torre erano lì a partecipare il loro sostegno in nome del carattere di solidarietà che muove l’associazione caudina.

La bandiera della pace di Assisi

Una bandiera della pace lunga 50 metri è stata sorretta in piazza della Repubblica da centinaia di persone,tra cui la sottoscritta, iniziativa del Comitato per la Marcia Perugia Assisi, tra i promotori della manifestazione Europe for Peace.

Ma tante erano quelle che sventolavano a dipingere un cielo dei colori dell’arcabaleno, e tanta tanta la gente venuta da tutte le parti d’Italia per condividere all’unisono un momento di vera speranza contro questa guerra che affligge l’Europa e per estensione contro tutte le guerre nel mondo.

Crederci ancora

Negli sguardi di tutti la gioia per esserci, ma soprattutto la consapevolezza che bisogna credere ancora in un mondo migliore, che ancora può esistere la volontà nell’essere umano a non guardare al proprio profitto ma al bene comune.

Nota dolente per me che ho partecipato, è accorgersi di come la maggioranza dei partecipanti fosse fatta da persone di una certa età e pochi giovani. Mi sono interrogata su questa cosa e mi sono detta che in fondo non è colpa loro.

L’esempio che non c’è

Le responsabilità sono degli adulti che non sanno più essere di esempio, che non sanno più stimolarli, che non sanno più infondere passione verso quegli ideali che erano motore sociale e formativo fino ad alcuni anni fa.Non più aggregazione ma individualismo, non più ideali ma banali concretezze di un avere “ora e desso”. Tutto ciò che non rappresentava la manifestazione di ieri a Roma.

                                                                                                                                                                                                                                                           A.R.