Appalti truccati, arrestato il sindaco di Capaccio e presidente della provincia di Salerno
Il sindaco è stato associato in carcere
Appalti truccati, arrestato il sindaco di Capaccio e presidente della provincia di Salerno. Avrebbero truccato le procedure di assegnazione di due appalti banditi dal Comune di Capaccio-Paestum (Salerno), in modo da favorire una ditta a discapito delle altre; in cambio la società aggiudicataria avrebbe affidato in subappalto dei lavori ottenuti a Battipaglia alla società che farebbe capo al Primo Cittadino. Lo riporta Napoli Fanpage.
Ricostruzione degli inquirenti che ha portato alle misure cautelari per 6 persone, eseguite questa mattina, 3 ottobre, dalla Guardia di Finanza.
Tra i destinatari c’è anche Franco Alfieri, sindaco di Capaccio e presidente della Provincia di Salerno: per lui è stato disposto il carcere. Il sindaco era diventato noto nel 2016, quando era primo cittadino di Agropoli, per la vicenda delle “fritture di pesce”.
Sei arresti a Capaccio, in carcere il sindaco Franco Alfieri
Gli altri indagati, per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari, sono Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria, rispettivamente legale rappresentante e procuratore speciale della società Dervit Spa; Elvira Alfieri, legale rappresentante di Alfieri Impianti Srl e sorella del sindaco; Andrea Campanile, dipendente del Comune di Capaccio e parte dello staff del sindaco; Carmine Greco, responsabile tecnico del Comune di Capaccio e RUP dei procedimenti per i quali sono state riscontrate le presunte irregolarità.
Ai sei vengono contestati, a vario titolo, i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Le Fiamme Gialle, durante l’esecuzione dell’ordinanza, hanno contestualmente proceduto al sequestro, in denaro o per equivalente, di oltre 543mila euro.