Arpaia, Scuola e Comune: Alunno disabile, vanificati gli sforzi
Pubblichiamo una nota congiunta del Comune di Arpaia e del dirigente dell’Istituto Comprensivo Vanvitelli di Airola, Arpaia e Paolisi.
In riscontro e risposta a quanto apparso sui vari organi di stampa, come ribadito nel precedente Comunicato stampa, in riferimento alla questione riguardante il presunto diritto allo studio negato al miniore disabile G.L., gli scriventi comunicano quanto segue.
In data 16 settembre 2016 il Sindaco di Arpaia, con Ordinanza n. 4, chiudeva il plesso scolastico, che fa parte dell’I.C. “L. Vanvitelli” di Airola. La motivazione risiedeva nella non agibilità di alcune parti dello stabile, a seguito di indagini diagnostiche e prove di staticità effettuate dall’Ente locale.
Il Dirigente Scolastico e l’Amministrazione Comunale si attivavano per trovare una soluzione che potesse garantire a tutti gli alunni il Diritto allo studio, peraltro in obbligo scolastico.
Il Comune di Arpaia, con Ordinanza n. 5 prolungava la chiusura della scuola fino al 28 settembre u.s. disponendo, con Ordinanza n. 6, la sistemazione degli ordini di Scuola Primaria e Secondaria di I grado presso la sede comunale.
Naturalmente nel lasso di tempo di una settimana si sono susseguiti incontri, riunioni e comunicazioni informali per stabilire la migliore allocazione della Scuola rispetto ad un edificio strutturato ad ospitare uffici e non aule.
La fruttuosa collaborazione, con l’Amministrazione comunale e i funzionari del Comune, ha fatto sì che fosse liberato l’intero primo piano dagli uffici avendo, il piano riservato alla scuola, in comune la sola stanza del Sindaco che, tuttavia, è stata anche destinata ad aula per i docenti, riunioni etc.
La decisione di mettere gli alunni su un solo piano deriva da alcune considerazioni che sono maturate nel corso dell’organizzazione generale per il trasferimento delle classi.
La prima considerazione ha riguardato la necessità di mantenere separati gli uffici comunali, dove lavora personale adulto e dove è consentito l’accesso al pubblico, dalla zona riservata alla Scuola. Inoltre l’alzata della scala, che porta al primo piano dello stabile, risulta essere eccessiva per bambini di classe quinta di una Scuola Primaria. Tale decisione è stata presa per ovvi motivi di sicurezza, tutela dei minori e per non interferire con l’attività didattica, oltre a rispettare la vigente normativa in materia.
Altra considerazione, non meno importante, ha riguardato l’utilizzazione dei servizi igienici che, nel caso di allocazione di classi al piano terra, sarebbe stata in comune con gli adulti, situazione che andava assolutamente evitata.
Il 30 settembre sono riprese le normali lezioni della Scuola Primaria e Secondaria di I grado.
La madre dell’alunno disabile, che lamenta un inutile ricorso al Dirigente Scolastico, ha partecipato fattivamente alle riunioni, dando indicazioni agli Amministratori comunali sulle necessità del proprio figlio per quanto riguarda l’accessibilità e l’utilizzazione dei servizi igienici. Lavori che sono stati effettuati insieme al potenziamento dei servizi stessi sul piano numerico, in grado di essere soddisfacenti in rapporto al numero di classi e di alunni, incluso il bagno per disabili, che da due già presenti nella struttura, sono ora in numero di sette, compreso il bagno per disabili.
La non frequenza, del minore disabile, presso la nuova sede scolastica, risiede nella impossibilità, allo stato attuale, di accedere al piano riservato alla scuola. L’Amministrazione, in una seduta pubblica, dove ha partecipato la stessa signora Clemente, si è impegnata a far sì che i lavori di adeguamento e abbattimento della barriera architettonica avvenissero nel più breve tempo possibile, anche alla luce di alcuni suggerimenti che la stessa signora Clemente ha espresso agli Amministratori locali.
Di fatto il Comune di Arpaia provvedeva a formale Determinazione (n. 95 rg. Part del 06/10/2016), pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Arpaia il 10/10/2016, avente ad oggetto: ¨Fornitura montascale a piattaforma ed installazione presso sede comunale” con la quale Determina, a firma dell’Assessore Vincenzo Pelvi, viene incaricata la ditta “ThyssenKrupp Encasa s.a.l.” per la fornitura e l’installazione di montascale a piattaforma RPsp per un importo di € 6.400 più IVA 4% con tempi di consegna non superiore a 25 giorni lavorativi. Tale fornitura è stata possibile grazie alla rinuncia dell’indennità di carica da parte del Sindaco.
Con una comunicazione pubblicata sul sito scolastico e attraverso varie forme di contatti, il Dirigente Scolastico indiceva un incontro con i genitori degli alunni di Arpaia, tenutosi in data 27 settembre u.s. nel quale è stata annunciata l’apertura della Scuola il 30 settembre e nella quale riunione lo scrivente ha assicurato anche forme di recupero del tempo scuola perso dagli alunni. I genitori hanno posto varie domande sulla nuova organizzazione scolastica, sulla sicurezza dei nuovi locali, sull’adeguamento della struttura, sui servizi igienici presenti. Sono state fornite le risposte che hanno soddisfatto i genitori che, nella quasi totalità, hanno confermato la fiducia nella scuola riportando i propri figli nella nuova sede scolastica. All’incontro era presente anche l’assessore del Comune di Arpaia, Vincenzo Pelvi, che ha rassicurato anche la signora Clemente circa i tempi di soluzione per la barriera architettonica presente attualmente presso la sede comunale.
Gli scriventi sono consapevoli che nonostante gli impegni profusi la situazione resta di emergenza visto che le aule sono in numero sufficiente allo svolgimento delle lezioni, ma naturalmente non ci sono spazi per i laboratori, non c’è palestra. Nelle prossime settimane la Scuola provvederà a trasferire le Lavagne Interattive Multimediali in numero adeguato alle classi, provvederà anche a risolvere il collegamento di rete LAN/WLAN, per la piena operabilità degli strumenti multimediali.
Per il piccolo G. è stato attivato il servizio di istruzione domiciliare. È stato dato incarico formale alla docente coordinatrice della Scuola Primaria di Arpaia che, ha assicurato due ore di lezione quotidiane, da lunedì a venerdì, con la presenza dei docenti dello stesso team didattico della classe quinta. Circa la socializzazione che verrebbe a mancare al disabile, e lamentata nella detta comunicazione, sono state decise delle attività pomeridiane a casa del minore, previo accordo con i genitori sia dell’alunno che di quelli degli alunni partecipanti, per creare momenti di condivisione e socialità.
Viste le continue richieste della signora Clemente, fatte di persona presso la Presidenza della scuola, e vista la disponibilità del Sindaco di Airola, offerta al Dirigente Scolastico in data 14 ottobre u.s., a mettere a disposizione della classe dell’alunno G. (quinta Primaria), gli Scuolabus, in accordo con il Sindaco di Arpaia, il Dirigente Scolastico indiceva, per il giorno 17 ottobre u.s., una riunione con i genitori degli alunni della Classe quinta della Scuola Primaria di Arpaia per discutere e decidere il trasferimento della classe quinta presso il plesso di Airola (Scuola Secondaria di I grado), dotato di rampe di accesso, spazi adeguati e servizi igienici a norma per tutti gli alunni.
In data 17 ottobre, la signora Clemente ha chiesto il nulla osta per trasferire il proprio figlio nella Scuola Primaria dell’I.C. “P. Pio” di Airola, rendendo vani tutti gli sforzi fatti. A nulla sono valse le rimostranze del Dirigente Scolastico poiché la signora Clemente lamentava una mancata solidarietà da parte dei genitori degli altri alunni della classe quinta. Da notizie sulla stampa locale apprendiamo che l’alunno sarebbe iscritto presso Scuola diversa da quella richiesta dal genitore.
C’è stata, tra l’Istituto Comprensivo e il Comune, in questo contesto, una sinergia e una condivisione sulle problematiche sorte dal trasferimento della scuola presso la sede comunale, nel rispetto, ognuno, delle proprie competenze. Sono state esperite tutte le attività possibili per una soluzione in tempi congrui, della problematica ancora presente presso la sede scolastica.
Gli scriventi sono consapevoli che l’alunno in questione ha subito un disagio maggiore rispetto agli altri, e sono consci che tale situazione non è giusta. Tuttavia esigenze tecniche hanno condizionato la tempistica per la risoluzione delle problematiche che sarebbero state superate sicuramente con una programmazione potenziata. Si esprime piena solidarietà alla famiglia e al contempo vivo rammarico per la situazione creatasi.
Si resta comunque a disposizione per qualunque altro eventuale chiarimento invitando ad una visita della struttura in argomento”.