Arrestato, scarcerato e nuovamente arrestato
Arrestato, scarcerato e nuovamente arrestato. È stato tratto in arresto Sergio Altivalle, di 30 anni, di Benevento, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP dott.ssa Palmieri.
La misura scatta come aggravamento rispetto alla misura degli arresti domiciliari al cui il 30enne doveva sottostare. Misura che, invece, ha disatteso con una duplice evasione.Sergio Altivalle, difeso dall’avvocato Vittorio Fucci Junior si trovava ai domiciliari per il reato di spaccio aggravato di sostanze stupefacenti.
In giro in bici elettrica
Come si ricorderà, infatti, martedì scorso l’Altivalle era stato sottoposto agli arresti domiciliari anche per il reato di evasione. I carabinieri lo avevano sorpreso nella flagranza di questo reato, per la seconda volta, del reato di evasione. Praticamente andava in giro per la città di una bici elettrica. .
Tratto a giudizio direttissimo e contestuale convalida, nella mattinata di ieri il Giudice Monocratico, dott. Monaco, aveva convalidato l’arresto in flagranza ma non aveva applicato nessuna misura cautelare per il reato di evasione.
Con la conseguenza di ripristinare gli arresti domiciliari per il solo reato di spaccio, mentre in giudizio direttissimo era stato rinviato a maggio.Tuttavia il GIP titolare del processo per spaccio di stupefacenti ha, oggi, aggravato la misura a carico dell’Altivalle disponendole la carcerazione.
Giovane truffatrice
Intanto, i Carabinieri della Stazione di Calabritto hanno denunciato in stato di libertà una ventenne della provincia di La Spezia. La ragazza deve rispondere e del reato di “Frode informatica”.
Acquisti on line
Le indagini hanno permesso di far luce su alcuni acquisti online, effettuati dal conto corrente della vittima. La vittima che, in fase di denuncia, disconosceva tali operazioni: ignoti erano riusciti ad accedere abusivamente alla sua “home banking” ed effettuato pagamenti per un totale di circa 500 euro.
Bloccato immediatamente il flusso, l’attività d’indagine condotta dai Carabinieri ha consentito di acquisire inconfutabili elementi a carico della ventenne. La giovane truffatrice aveva illecitamente carpito le credenziali di accesso al conto corrente on line della malcapitata.
Molti avranno certamente ricevuto qualche strano SMS o mail con richiesta di comunicare i dati per favorire una pseudo “verifica” in atto da parte della banca o dalle Poste.L’Arma invita a diffidare da queste mail poiché certamente si tratta di tentativi subdoli di rubare letteralmente i dati personali.
Phishing
Questa tipologia di mail viene detta “Phishing”, termine che tradotto in italiano vuol dire letteralmente “pescare”. Ed è quello che i truffatori tentano di fare per accaparrarsi i dati segreti che i correntisti detengono.In Italia i tentativi di raggiro sono stati effettuati verso i clienti di Poste Italiane e dei maggiori gruppi e Istituti Bancari, per cui è importante che tutti gli utenti prestino la dovuta attenzione.
Queste comunicazioni hanno l’aspetto di una vera e propria mail che la banca o Poste Italiane potrebbe inviare a favore di una “verifica” dei dati. L’obiettivo del testo è quello di invogliare l’utente a comunicare i propri dati.
I dati, però, non giungono al proprio istituto, ma a criminali che sfruttano le informazioni per prosciugare i risparmi.Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, invita i cittadini a sporgerne immediata denuncia qualora si ricevi tale tipo di mail.