Assassinato con devastanti colpi alla testa dona gli organi
Assassinato con devastanti colpi alla testa dona gli organi. Aveva dato l’assenso alla donazione Davide Unida e ora i suoi organi sono la speranza di guarigione e di vita per diverse persone.
I medici del Reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Sassari, hanno iniziato l’iter per l’espianto subito dopo il decesso dell’operaio lurese. E’ morto a causa dei devastanti colpi alla testa subiti durante una aggressione.
Hanno ricevuto gli organi di Davide, cuore, reni, fegato e una cornea, diversi pazienti della Penisola. In particolare, il cuore di Davide ha ripreso a battere e ha ridato speranza a un cardiopatico toscano che era in gravissime condizioni.
La Procura di Tempio ha dato il via libera alla procedura, valutandola compatibile con le esigenze di giustizia, ossia con l’autopsia che sarà effettuata nelle prossime ore.
Fabio Malu accusato dell’omicidio
Si trova ora in stato di fermo nella caserma dei Carabinieri di Luras Fabio Malu. L’uomo che stando alle indagini avrebbe colpito con un tubo di metallo il rivale Davide Unida, provocandogli un gravissimo trauma cranico.
Davide Unida è deceduto nell’ospedale civile di Sassari. Malu, 34 anni, anche lui di Luras, assistito dagli avvocati Salvatore Diana e Filippo Orecchioni, è sentito dalla pm della procura di Tempio titolare delle indagini, Sara Martino.
L’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei suoi confronti è formulata l’accusa di omicidio volontario aggravato. E domani sarà affidato l’incarico per l’autopsia sul corpo della vittima.
La famiglia Unida è assistita dall’avvocato Sergio Milia che ierimattina avrebbe già avuto un primo incontro con i magistrati in Procura a Tempio. A quanto pare la famiglia dell’operaio morto chiede chiarezza su alcuni passaggi della vicenda.