Attacco alla Scuola: grave furto all’istituto Comprensivo “Francesco De Sanctis”
Pubblichiamo volentieri l’articolo che è giunto in redazione a firma di una docente che rileva tutta l’amarezza per il furto perpetrato la notte scorsa ai danni della scuola media.
Stamane un’amara sorpresa ha accolto quanti si apprestavano, come sempre, a dare inizio ad una nuova giornata di lavoro all’I.C. “De Sanctis” di Cervinara. I cancelli erano chiusi come sempre; tutto apparentemente in ordine nelle aule a piano terra. L’apparente normalità, però, è svanita quando il collaboratore di turno si è recato al piano superiore, quello degli Uffici e della Presidenza. Lo spettacolo era sinistro, quasi spettrale: le porte blindate divelte, il furto compiuto! Il danno è stato perpetrato contro un’Istituzione scolastica che negli ultimi anni è stata un faro di innovazione tecnologica: registro elettronico, LIM, computer a supporto della didattica e degli allievi più deboli e meno abbienti. Tutto il lavoro intenso svolto in questi anni annullato da un atto gravemente malavitoso: la Nostra Scuola derubata e privata di tutti gli strumenti tecnologici che la rendevano moderna ed al passo con i tempi. Lo sconcerto sul volto di tutti: dei collaboratori, dei docenti, dei genitori e dei ragazzi. Le lacrime della Dirigente rendevano il senso del disastro criminoso posto in atto contro un’Agenzia da sempre aperta al territorio, collaborativa, innovativa ed altamente formativa. Al di là del danno gravissimo alle strutture, una considerazione si deve fare: l’attacco alla Scuola è un attacco a quanti lavorano con professionalità, impegno e sacrificio; è un attacco alla parte bella del Paese, quella che crede nel futuro dei nostri ragazzi, che ha sempre risposto con umiltà e competenza alle sfide dei tempi, che ha saputo offrire ai Figli di questa Terra povera una speranza ed un’opportunità : la speranza di un futuro migliore, l’opportunità di una realizzazione professionale. Se si difende la Scuola, si difende tutto questo. Noi docenti, da sempre, figli della Speranza, vogliano ancora crederci; solidali con il Nostro Dirigente, con la cara Elisa, rispondiamo a questo atto riprendendo il lavoro di sempre, quello che non fa chiasso, ma costruisce: le aule si riaprono, il lavoro riprende. I ragazzi, le loro famiglie con noi, insieme
A. Ragucci