Auto finisce contro un albero: un morto e un ferito grave
Auto finisce contro un albero: un morto e un ferito grave. Un trentunenne di Campobello di Licata (Ag), Angelo Pio La Mendola, è morto, ieri notte, in seguito ad un incidente stradale verificatosi lungo la strada statale 123 all’incrocio con via Peppino Impastato.
Il trentunenne – secondo la ricostruzione dei carabinieri – avrebbe perso il controllo dell’auto, una Bmw serie 1, che stava guidando che è finita, per cause ancora in corso di accertamento, contro un albero.
L’incidente non ha coinvolto altri mezzi di passaggio. I carabinieri si sono occupati della viabilità che è stata messa in sicurezza e dei rilievi tecnici per ricostruire la dinamica del sinistro.
Denise, l’autore della lettera anonima esce allo scoperto: “Ha fatto nomi e cognomi”
L’uomo ha visto la piccola Denise in auto assieme a tre persone che conosceva, non ha parlato finora per paura di ritorsioni: “Potrebbero scattare gli arresti”. E’ uscito allo scoperto l’autore della lettera anonima.
Missiva spedita giorni fa all’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia di Denise Pipitone, la bimba scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo. L’uomo sostiene di aver visto la bambina con tre persone.
E di non aver parlato sino ad ora per paura di ritorsioni: Denise “piangeva e gridava mamma, mamma”. Ora l’anonimo ha un nome e un volto. Lo ha rivelato la stampa locale prima, la criminologa Anna Vagli poi, che ha parlato del caso nel corso della trasmissione “Pomeriggio 5”.
“Sappiamo che è un uomo che si è recato nello studio dell’avvocato Frazzitta e ha raccontato quello che sarebbe accaduto dopo il sequestro di Denise Pipitone“, ha detto la criminologa Anna Vagli.
L’uomo “mentre circolava si è trovato all’incrocio tra via Salemi e via della Pace, a poca distanza dalla casa di Piera Maggio. La sua auto si sarebbe accostata ad un’altra auto in cui avrebbe visto Denise Pipitone e altre tre persone che lui avrebbe riconosciuto”.
Dunque ha fatto “nomi e cognomi” e si potrebbe essere vicini ad una svolta nel caso della piccola Denise. L’anonimo ora non vive più a Mazara, ma “conosce queste persone, si pensa che al più presto andrà in Procura e potrebbero anche scattare gli arresti”, ha detto la criminologa.
Una visita spontanea e “in gran segreto” quella dell’anonimo al legale dei familiari di Denise. L’avvocato Frazzitta non ha rilasciato dichiarazioni in merito, era stato egli stesso a lanciare un appello assieme a Piera Maggio affinché l’anonimo uscisse allo scoperto.