Avellino: Fingono un incidente automobilistico, denunciati in tre
Erano quasi le 17,00 di ieri quando, un poliziotto in servizio al Drappello di P.S. dell’Ospedale “Moscati” di Avellino, nota al Pronto Soccorso 2 giovani che attendevano di essere refertati poiché, a loro dire, erano stati vittima di un investimento automobilistico in città.
Il poliziotto, insospettito per l’atteggiamento sfuggente e un dialetto non locale, ha richiesto l’intervento del personale delle volanti.
Alle richieste dei poliziotti, i due giovani si dichiarano senza documenti e forniscono così le loro generalità, riferendo di essere provenienti da Napoli. Raccontano poi che, poco prima, “nel corso di Avellino” senza ulteriori specificazioni, un auto li aveva investiti. Fin da subito hanno destato sospetti, in quanto non sono riusciti a indicare con precisione il luogo dell’episodio, giustificandosi con la scusa che non erano mai stati ad Avellino per cui non ne conoscevano le strade.
Ma l’approssimazione nelle dichiarazioni è poi continuata anche al momento di descrivere l’auto che li aveva investiti: non ricordavano targa e modello, il guidatore sarebbe stata una persona anziana, ma non sapevano fornire dettagli sull’aspetto e sull’abbigliamento, nonostante sostenessero che era stato proprio l’autore dell’investimento ad accompagnarli in ospedale.
Dopo molte insistenze, i poliziotti hanno avuto la certezza che si trattasse di un episodio inventato, per cui hanno ancor più incalzato i giovani con le domande: la prima ammissione è stata quella che a portarli in pronto soccorso era stata una cugina di uno dei due, presente sul posto.
Sentita anche lei, non è stato complicato farla cadere in contraddizione tanto che proprio la donna ha subito ammesso che uno dei 2 giovani era suo marito; che non venivano da Napoli bensì da Caserta e che, per motivi economici, d’accordo con un non meglio identificato avvocato, volevano inventarsi questo incidente.
I 3 maldestri sono stati denunciati per tentata truffa, sostituzione di persona e false generalità.