Banda Monetti in festa, una storia lunga 100 anni
Banda Monetti in festa, una storia lunga 100 anni. La fondazione della banda Monetti di Cervinara ha assunto contorni leggendari, con aneddoti che si tramandano di generazione in generazione. L’amore della famiglia per la musica, già sbocciato, si consolidò col regalo di un ottavino al piccolo Raffaele Monetti.
Il commerciante di legnami
Glielo regalò un commerciante di legnami di San Lorenzo Maggiore, commilitone di suo padre Pasquale Monetti, per onorare una promessa fatta in guerra. Il piccolo Raffaele cominciò così a suonare il flauto nella bottega di famiglia, mentre i ciabattini ne secondavano i motivetti con piatti e martelli, strimpellando con rudimentali tamburi e filo di ferro per ottenere vibrazioni.
Il commerciante tornò a Cervinara ai primi del1922, seppe che la famiglia Monetti ci si dilettava con la musica e colse al volo l’occasione d’invitarli al matrimonio della figlia previsto per il 4 maggio 1922 a San Lorenzo Maggiore.
Due giorni di cammino
Pasquale e suo figlio Raffaele, Rocco, Ciccio e Antonio (il più piccolo con i suoi sei anni) si avviarono a piedi due giorni prima; a Benevento ebbero un passaggio da un carro che trasportava fieno. Pare, però, che la banda avesse già esordito nel febbraio 1922, sempre in trasferta, improvvisando un’esibizione a Bonea.
Il 4 maggio 1922 ci fu, dunque, l’esordio ufficiale della Banda Monetti, soprannominata poi banda piccola per distinguerla dalla Banda Municipale di Cervinara. Il giorno successivo, 5 maggio 1922, nella bottega di famiglia nacque ‘O Mallardo, titolo dato al motivetto che intonarono mentre risuolavano le scarpe. Il refrain divenne in breve l’inno ufficiale della Cervinara popolare, buono per ogni esibizione, politica e sportiva.
Qualche anno ancora e, nel 1924, nacque la Novena per preparare l’atmosfera natalizia. La presenza a tutti gli eventi della comunità diventò sempre più assidua, con la partecipazione a feste patronali e processioni, il Carnevale con Quadriglia e Zeza, l’ascesa a San Biagio, il corteo funebre per i defunti.
La Banda Monetti è stata anche momento di animazione a comizi politici ed eventi sportivi a Cervinara e nel circondario. Sul finire degli anni Sessanta del secolo scorso finiva l’epoca pioneristica: Rocco cominciò a studiare musica e più tardi Carmine s’è diplomato al Conservatorio.
Le esibizioni tra Brescia e Roma
A metà degli anni ’90 la Banda Monetti si esibì a Brescia in piazza della Loggia; nel luglio 1997 inaugurò la Rassegna Nonsolorock nella Villa Comunale di Cervinara e fu premiata con targa d’argento per i 75 anni d’attività.
Nel 2001 sfilò a Roma in piazza del Popolo in una manifestazione della Confederazione Italiana Agricoltori; nell’ottobre 2001 Carmine Monetti inaugurò ai Salomoni la Scuola di Musica “Giuseppe Verdi”.
Il 5 gennaio 2019 il complesso bandistico si è esibito in piazza Trescine per il Concerto dell’Epifania, patrocinato dalla Provincia di Avellino nell’ambito della rassegna “Talenti d’Irpinia, riscopriamo le identità e le comunità locali”.
Intenso è stato anche il rapporto con lo sport locale, coevo della banda. Il jazz suonato con la tromba accompagna gli ultras con calde melodie e ritmo ballabile. Al suono di un riadattamento in chiave jazz del mitico Mallardo (che a me ricorda il DaleDale Boca),nel gennaio 2019 la banda accolse l’Audax di ritorno dallo stadio Pinto di Caserta, dopo la vittoria in Coppa Italia Dilettanti contro il Giugliano.
Ancora oggi, insomma, le principali manifestazioni cervinaresi sono immancabilmente animate dalla tromba di Carmine Monetti, che scandisce con le sue note le ore della città.
Tra le più antiche bande di Irpinia
La Banda Monetti è certamente fra le più antiche bande d’Irpinia, un patrimonio caudino che merita di essere salvaguardato. Tanto amore per la musica e tanto attaccamento al nostro territorio meritano di essere degnamente celebrati.
Massimo Zullo
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