Benevento: la città delle “cose incomplete”!
“Noi che siamo soliti camminare molto a piedi, ci soffermiamo a guardare tantissime cose, tanti sconci e tante carenze che indecorosamente si evidenziano nella nostra città. Credeteci, è una sofferenza continua e sentita che il nostro paragone si rivolge a tante altre città, meno illustri della nostra storica Benevento, dove esiste maggiore responsabilità e tantissimo amore per i pregevoli reperti archeologici, storici e per i tanti angoli che dovrebbero essere tenuti come reliquie sacre, in fulgido rispetto e dovuta conservazione. Pochi giorni or sono abbiamo avuto modo di parlare con dei turisti, i quali chiedevano una spiegazione logica, chiarificatrice su quella costruzione insulsa, insignificante, di gusto barbaro che si erge dirimpetto alla Cattedrale di Benevento , e noi abbiamo risposto che si trattava di un parto mostruoso e di un aborto di “contorte menti” che hanno pensato di creare cosi una sede del Museo di Arte Contemporanea. I richiedenti invero hanno riso ed hanno aggiunto che si poteva, dirimpetto al Duomo, dar luogo ad una piazza con una fontana e sedili per dare in realtà spazio e maggiore importanza al Duomo stesso. La visione indecorosa si ha pure, allorquando, da anni, ci si ferma a Piazza Orsini, dove il recinto della distrutta Basilica di San Bartolomeo (1688) dal terremoto, è divenuto un deposito di immondizia e di erbacce maleolenti.
I nostri concittadini ancora non perdono la brutta abitudine di buttare ogni cosa per terra, come se il corso o altre vie della città fossero pattumiere.
C’è da sottolineare che ci siamo vergognati allorquando un gruppo di turisti si è fermato sotto i portici del Teatro Comunale ed ha guardato i gradini con chiazze incrostate di nero e sopra di essi rifiuti vari lasciati da tanti giovani che là continuano a sedersi e ad intrattenersi. E’ una vergogna! Ci vuol tanto per pulire con una pompa o dei secchi d’acqua i gradini di un Teatro ormai abbandonato! Soprattutto ci meraviglia che neanche i giovani si ribellano e reagiscono a tanto schifo; continuano con un fare apatico a sedersi e a buttare cocci vari!
Povera nostra Benevento, è divenuta la città delle “cose incomplete”!
Noi più anime sensibili, ci accorgiamo ed avvertiamo la mancanza di amore per la nostra terra e per Benevento che muore lentamente.
La presunzione, la protervia dell’uomo sta distruggendo tutto, a livello mondiale e cosmico: alberi, animali, fiumi, montagne….
Un’offesa continua al Creatore ed uno scombussolamento nell’intero ecosistema…
Molti forse non si rendono conto di quello che sta succedendo, sia in Natura che nella mente umana, ormai impastata di odio satanico e di distruzione”.
Occhio di Lince (Lorenzo Vessichelli)