Benevento: La Provincia mette in mora la Regione

Redazione
Benevento: La Provincia mette in mora la Regione

Dopo 1.030 giorni di inutile attesa, alla fine è partita la diffida. Il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci ha messo in mora la Regione Campania perché la stessa ancora non ha accreditato alla Provincia la somma di € 524.468,41 spesi per far fronte ai disagi provocati dalla eccezionale ondata di neve abbattutasi sul Sannio a partire dall’8 febbraio 2012. Questi fondi sono necessari alle casse provinciali anche per evitare che, al danno enorme che la calamità naturale causò a questo territorio, si aggiunga la beffa del dissesto economico dell’Ente. Nel febbraio 2012 intere aree montane del Sannio e dell’Irpinia furono isolate con muraglioni di neve che giunsero anche ad una altezza di tre metri. Sebbene dopo una prima sottovalutazione dei fatti (vedi le dichiarazioni dell’allora Governatore nel corso della trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” su Radio2 dell’8 febbraio 2012), la Regione Campania sia intervenuta con la Protezione Civile e con la promessa di ristorare gli Enti intervenuti per liberare le strade ed assicurare il ritorno alla normalità, si attende ancora il promesso ristoro delle somme complessivamente anticipate dalla Rocca dei Rettori. La Provincia di Benevento, per far sgomberare la neve dalle strade e consentire così i soccorsi alle popolazioni civili, spese circa 861mila Euro. Con questi soldi furono pagati i movimenti dei grossi mezzi spazzaneve di numerose Imprese private resesi disponibili a liberare le centinaia di chilometri di Strade provinciali interrotte e chiuse al traffico. Queste Imprese con i loro addetti e i loro mezzi operativi lavorarono in condizioni difficilissime anche nelle ore notturne e fecero complessivamente un ottimo lavoro. Era sacrosanto che fossero pagate. Dei fondi spesi allora, attinti interamente dal Bilancio della Provincia, la Regione Campania ne ha rimborsati soltanto circa 336mila. La restante e più grande parte dell’intera somma resta dunque ancora scoperta. Occorre considerare che le spese sono state tutti regolarmente e puntualmente rendicontate alla Regione Campania con fatture fiscali, così come richiesto dalla normativa vigente in materia. Si tenga conto poi che la Provincia decise di pagare le Imprese con propri fondi di Bilancio in attesa di quelli della Regione perché le Imprese, non potendo sostenere l’ingente scoperto nei loro Bilanci ed avendo a loro volta anticipato i soldi per il carburante e per pagare le ore di lavoro, non potevano attendere oltre. Difatti, mentre ormai erano pronte le ingiunzioni di pagamento ai danni della Provincia che aveva ordinato i lavori, l’allora Presidente Aniello Cimitile, la Giunta ed il neo Segretario Franco Nardone furono concordi nell’idea di attingere ai fondi del Bilancio della Provincia per evitare gli ovvi aggravi di spesa che l’Ente avrebbe dovuto sopportare se fosse partita la “class action” delle Imprese che avevano, com’è del tutto evidente, la ragione dalla loro parte. Del resto non si poteva contribuire a mettere ulteriormente in ginocchio l’economia locale contribuendo a spazzare via uno spezzone di mondo imprenditoriale. Se la Provincia non avesse anticipato i soldi, di quelle Imprese, con simili scoperti in Banca, non sarebbe rimasto nulla. La Provincia però contava nella celere restituzione da parte della Regione delle somme anticipate, cosa che, invece, purtroppo non è ancora avvenuta.
A fianco una foto emblematica delle calamità naturali del febbraio 2012 nel Sannio.