Benevento: l’Ordine dei medici saluta i neo iscritti
Ieri, nonostante la drammatica situazione legata alla diffusione del Covid-19, il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Benevento riunito in via telematica, dopo aver ricordato i 31 medici morti sul campo nella battaglia contro il Covid-19, ha provveduto alla iscrizione di 41 giovani medici neolaureati.
A loro vanno gli auguri più affettuosi da parte dell’intero Consiglio e dell’intera comunità Medica Sannita. Il loro affacciarsi alla Professione coincide con il momento più drammatico dal punto di vista sanitario non solo dell’Italia ma del Mondo intero, un vero e proprio battesimo del fuoco.
“Come FNOMCeO” – ha dichiarato il Presidente Giovanni Pietro Ianniello – “abbiamo espresso, attraverso il Presidente Anelli, la nostra ferma opposizione alla introduzione dei neolaureati in corsia, “se non in situazioni di catastrofe e comunque per un periodo di tempo limitato” ed abbiamo detto chiaramente che per la gestione del Covid-19 occorrono figure altamente specializzate, anestesisti-rianimatori, infettivologi che non possono in alcun modo essere sostituite.
Mi piace vedere i neo Colleghi come una preziosa retrovia, impiegati durante questa emergenza, se proprio necessario, nei servizi più utili alle singole Regioni: prevalentemente nelle guardie mediche, nei punti di «risposta» alle telefonate dei pazienti, nei servizi territoriali, o affiancando i medici di famiglia.
Auguriamo a tutti i neoiscritti di poter raggiungere i loro obiettivi professionali – ha concluso il presidente Ianniello – e, proprio in questa ottica, facciamo nostra la richiesta della FNOMCeO di un impegno da parte del Governo di prevedere subito diecimila borse, in modo da far entrare nelle Specializzazioni e al Corso di Medicina Generale tutti i neolaureati e i medici già presenti nell’imbuto formativo.
Si eviterebbe così un gap nella formazione di un’intera leva di medici, che non solo inficerebbe la corretta gestione dell’epidemia, ma che, finita l’emergenza, si ripercuoterebbe in un gap di qualità di tutto il sistema”.