Benevento Medievale: presentato il lavoro di Adriana Fuccio
Benevento. Una tesi di laurea di 55 anni fa, non solo attuale ma che può rappresentare una moderna guida per conoscere le bellezze ed i tesori della Benevento Medievale. Ieri sera, nella splendida sala convegni del Museo del Sannio di Benevento è stato presentato il libro Benevento Medievale di Adriana Fuccio.
È una edizione di Realtà Sannita ed è una pubblicazione postuma, in quanto la professoressa Fuccio è venuta a mancare dopo una vita spesa per la cura della famiglia e per lo studio e l’insegnamento.
È stata, infatti, per lungo tempo docente di lettere italiane e latine presso la sezione staccata del prestigioso Liceo Classico Pietro Colletta di Cervinara.
La sua tesi è stata ritrovata poiché la Camera di Commercio di Benevento nel 2002 per celebrare il centesimo anniversario della sua fondazione pubblicò i lavori dedicati alla storia, alla cultura e alla economia del capoluogo sannita.
Essendo il direttore di Realtà Sannita, Giovanni Fuccio, fratello della Signora Adriana, potrebbe sembrare un atto di amore familiare.
Ma non è affatto così e lo hanno sottolineato gli illustri relatori che hanno presentato il libro. La tesi è validissima e modernissima e, anzi, anticipa di diversi anni diverse scoperte arrivate dopo e con altri strumenti.
La freschezza della scrittura e la validità degli studi sono stati evidenziati dal professore Elio Galasso, già direttore del museo del Sannio, dal docente universitario ed archeologo Marcello Rotili e dall’ex provveditore oggi fine saggista Mario Pedicini.
La presentazione è avvenuta nell’ambito delle manifestazioni che organizza il comitato provinciale della società Dante Alighieri.
I lavori, infatti, dopo l’introduzione del direttore Fuccio sono stati aperti dalla responsabile Elsa Maria Catapano. In platea molti cervinaresi, tra i quali i figli della professoressa scomparsa Silvana e Sergio. Due cose devono essere messe in evidenza. La prima come le tesi di laurea di quel tempo fossero fatte con impegno, studi e sacrifici. La seconda, come la professoressa Fuccio, nel suo lavoro abbia evidenziato nel lontano 1960 il concetto di multiculturarita’ grazie alla quale sono stati realizzati degli splendidi tesori che sono arrivati sino a noi. E,ci piace raccogliere l’invito di Mario Pedicini, secondo il quale il libro della professoressa Faccio andrebbe studiato e letto dagli studenti di tutte le scuole di Benevento. Un complimento che sarebbe piaciuto tanto alla signora Adriana che questa sera era una presenza viva e tangibile.
Peppino Vaccariello